Lo sterminio di Auschwitz in Polonia. Dove visitare il campo di concentramento nazista
Auschwitz dove si trova? Era una di estate come tante, il sole era bello alto, faceva molto caldo, nonostante il clima afoso il nonno era a tagliare la legna per accendere il fuoco. In quel giorno di festa dovevamo preparare la griglia per il fuoco quando all’improvviso, notai sul suo volto che c’era qualcosa che non andava.
Non capivo, quel suo sorriso, quel suo pensiero positivo era diventato improvvisamente tristezza, il suo volto, la sua fronte imperlata di sudore si corrugò. Ero ancora troppo piccolo, ancora bambino per indagare, ma alla mia domanda se tutto era a posto, il nonno mi cominciò a raccontare della sua deportazione al campo di concentramento di Auschwitz.
Non ne aveva mai parlato, era un argomento che lo turbava molto, ma il campo di concentramento assieme a quello di Birkenau erano sempre stati argomenti tabù.
Forse quel giorno, quando si trovava a tagliare la legna su quel ceppo di legno, avevano riaffiorato dentro di lui ricordi e avevano aperto improvvisamente una fronda che lo avevano spinto a voler parlare, a voler raccontare.
Si sedette di fronte a me, su quel ceppo di legno, mi mise una mano sulla spalla, e mi disse con gli occhi lucidi di quei terribili giorni, dove un numero ti identifica per la vita, dove tutto perde di valore, e dentro di te giorno dopo giorno maturi la convinzione di non tornare a casa.
Cracovia Auschwitz
A distanza di anni, con Sofia, abbiamo deciso di portarla ad Auschwitz, non tanto perché capisse, la sua tenera età ancora non glielo permette, bensì perché abbiamo pensato che nonostante sia un ambiente di dolore e tristezza che la vivesse a suo modo con quel innocente grido di gioia e felicità.
Auschwitz dove si trova in Polonia:
Se state consultando la vostra mappa, alla domanda dove si trova Auschwitz avrete una risposta molto semplice.: in Polonia. Per i locali è conosciuta come Oswiecim, una breve corsa in bus da Cracovia ci permette di percorrere rapidamente quei 60 Km che distano dalla città polacca al luogo dell’Olocausto. Lungo la strada non si trovano molti cartelli con la didascalia campi di concentramento Auschwitz come se si voglia tenere quasi segreta questo luogo.
Appena arrivi, la prima cosa che ti colpisce sono quelle lunghe distese di filo spinato, difficile levarsele dalla testa, poi una volta varcato l’entrata, superata la porta di ingresso, ti trovi di fronte a quella scritta Arbeit macht frei (Il lavoro rende liberi), parole usate dai nazisti di fronte ai campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale.
Da momento che decidete di organizzare la visita, sappiate che dovete mettere in conto almeno due ore circa per visitare i campi di concentramento in Polonia nella sua interezza Se pensate di venire senza guida dovrete arrivare all’alba perché durante la giornata, i campi di concentramento sono visitabili soltanto con una guida che vi accompagnerà nel percorso.
Sono tante le zone che ti colpiscono, inutile citare le camere a gas dove migliaia di ebrei sono stati uccisi, ma quello che ti scuote sono anche quelle grandi vetrate dove puoi vedere da vicino, quelle chiome di capelli, le scarpe, le spazzole, gli occhiali.. insomma tutto quello che era stato possibile privare ai deportati.
Sono enormi scene di dolore che ti colpiscono, che ti feriscono nell’animo.
Una volta che sei dentro fai fatica a immaginare che lungo quei piccoli percorsi sono morte migliaia di persone.
Quei lunghi vincoli recintati di filo spinato dove i prigionieri non avevano modo di vedere nulla al di fuori dei campi di sterminio se non quella di avere un briciolo di speranza di aggrapparsi alla vita.
La prima parte della vista dura un paio d’ore circa, Auschwitz-Birkenau finisce qua, abbiamo deciso di proseguire il nostro cammino anche se già sapevamo che Birkenau sarebbe stata molto meno interessante.
Difatti dopo aver completato la visita al campo di Auschwitz con un Pullman con un breve tragitto si raggiunge il campo di sterminio di Birkenau dove è possibile visitare quel che rimane visto che i tedeschi demolirono gran parte di quello che avevano edificato appena sentirono l’odore dell’Armata Rossa che stava marciando verso di loro.
Auschwitz Oggi:
La visita è di per se molto interessante, non si entra in uno dei musei classici, questo luogo rappresenta un “Must Do”, esula dai soliti viaggi. Nonostante tutto devo fare una considerazione amara: in un luogo di martirio non si può mettere degli esercizi commerciali dove fare business come un ristorante oppure negozi che vendono gadget per non parlare dei bagni a pagamento.
Ho l’impressione che questo luogo che sino a qualche decennio fa era un semplice luogo dove ognuno entrava ed il suo unico pensiero era quello del dolore ora invece sia soprattutto un luogo dove il Dio Denaro è entrato ed affondi a piene mani con ingordigia nelle tasche dei visitatori.
Non voglio generalizzare, ma la nostra guida ci è apparsa molto frettolosa, tutto ciò è dovuto probabilmente anche ai tour di lingua diversa che partono a ritmo serrato generando un lungo serpentone che rende anche complicato la permanenza nelle sale oltre al minimo consentito.
Visitare Auschwitz:
Se si vuole forse conoscere più a fondo questo ambiente magari è opportuno una visita all’alba quando si è soli, ti leggi le didascalie in silenzio, ti poni degli interrogativi su quanto è successo, ma soprattutto rifletti per cercare di capire e fare in modo che questo martirio non si ripeta mai più.
Auschwitz come prenotare
Le guide in italiano sono presenti ogni giorno, e la frequenza varia in base al periodo. I gruppi sono ad un numero limitato, quindi si raccomanda di prenotare in anticipo, preferibilmente un mese prima, altrimenti si rischia che i posti finiscano. I gruppi organizzati sono obbligati a prendere una guida.
Qualora nel giorno prescelto non si trovasse la visita nella lingua prescelta vuol dire che è terminata la disponibilità.
- Collegarsi al sito http://visit.auschwitz.org almeno 5 giorni prima della visita.
- Scegliere la lingua: polacco o inglese (angolo in alto sulla destra, scegliendo una delle bandierine)
- Scegliamo il tipo di visita tra le tre possibilità; nella versione inglese sono: Visit for groups (gruppi organizzati), Visit for individuals (turisti individuali), Visit at another time, language or variant than those offered above (prenotazioni non standard, per esempio in lingue diversi da quelle indicate o per effettuare una visita più dettagliata)
- Seguiamo la procedura (scelta del giorno, del gruppo linguistico o dell’entrata gratuita)
- Scegliete il paese di appartenenza ed il numero di biglietti che desiderate
- Scegliamo se registrarci creando un account o se procedere come utente non registrato
- Inseriamo i nostri dati
- Procediamo al pagamento.
Attenzione nel caso in cui non riusciate a prenotare la visita almeno 5 giorni prima del vostro arrivo, non disperate, provate a contattare direttamente i loro uffici scrivendo per una prenotazione mandando una mail a: reservation.office@auschwitz.org
Orari di apertura:
Il Museo è aperto tutto l’anno, fatta eccezione per le date del 1 gennaio, 25 dicembre e del giorno di Pasqua.
Dicembre: 8:00 – 14:00
Gennaio, novembre: 8:00 – 15:00
Febbraio: 8:00 – 16:00
Marzo, ottobre: 8:00 – 17:00
Aprile, maggio, settembre: 8:00 – 18:00
Giugno, luglio, agosto: 8:00 – 19:00
Per quanto concerne gli orari di apertura, tenete conto che dall’ultimo orario si può rimanere all’interno del sito per 1,5 h.
Bambini: la direzione del Museo sconsiglia la visita nel campo di concentramento nazista Auschwitz-Birkenau ai bambini sotto i 14 anni. Se tuttavia i genitori lo ritengono opportuno appropriato, la possono organizzare sotto la propria responsabilità.
Campo concentramento Auschwitz come arrivare:
Per visitare Auschwitz ci sono varie opzioni:
- Bus: Ci sono vari autobus che partono dalla stazione centrale di Cracovia che portano al campo. Sicuramente è la soluzione più economica
- Treno: Andate in stazione e prendete il biglietto sino alla fermata di Oświęcim, da lì potete decidere di raggiungere il campo con i mezzi pubblici oppure facendo una breve passeggiata di una ventina di minuti.
- Tour organizzati: a Cracovia trovate decine di offerte che vi porteranno con un proprio mezzo presso il campo di concentramento di Auschwitz Birkenau.
sono stata a Dachau, le sensazioni che ho provato sono raccontate in un post del mio blog, a distanza di 3 mi stupice ancora il segno che quella visita ha lasciato nei miei figli (per un bambino 3 anni sono tantissimo tempo) sanno di aver visto un luogo delle storia, di una pagina che per nulla bella, ma che li coinvolge emotivamente.
Hai avuto le stesse nostre impressioni. Siamo stati contenti di averlo visitato. Magari tra qualche anno se lo ricorderà a suo modo, ma a noi va bene così ! 🙂