Cosa fare e cosa vedere a Orta San Giulio
Orta San Giulio. Con il nome Cusio si indica tutto il territorio che comprende ed abbraccia il Lago D’Orta entro un contesto naturale e culturale di grande fascino, da scoprire attraverso itinerari diversi. Avevamo da tempo una grande curiosità della zona, le foto sul web lasciano poco spazio all’immaginazione, un vero e proprio spettacolo, da vedere , da mirare. Abbiamo approfittato della offerta che la Regione Piemonte ha proposto (in sintesi si pernotta tre notti in una delle strutture che hanno aderito all’offerta e se ne paga soltanto una). Per uno dei giorni della nostra visita nella regione piemontese l’intenzione era di dedicare attenzione al lago d’Orta.
Lago D’Orta cosa vedere
Il borgo medioevale di Orta San Giulio è probabilmente il luogo di principale interesse, dove si può passeggiare per il romantico centro storico, accedere con un breve tragitto in barca all’Isola di San Giulio (Via del Silenzio e della Meditazione sono da vivere con la massima attenzione), salire al Sacro Monte: Patrimonio Mondiale dell’Umanità, parco naturale in posizione dominante che accoglie un percorso di 20 cappelle con affreschi e statue dedicate a San Francesco D’Assisi.
Il Santuario della Madonna del Sasso, imponente complesso religioso costruito nel XVII secolo su uno sperone roccioso che offre un eccezionale sguardo su tutto il lago ed i monti della sponda orientale. Potremmo aggiungere ancora molto altro, ma abbiamo deciso di fermarci qua visto che non avevamo molto tempo a disposizione.
In una giornata abbiamo giusto il tempo di assaporare le migliori attrazioni, con più tempo a disposizione si può mettere nel carniere magari anche la salita al Mottarone da dove si può godere un panorama eccezionale su sette laghi ed una cornice alpina dominata dal Monte Rosa. Oppure puntare direttamente verso il piccolo paese di Legro, appena fuori da Orta, conosciuto anche come paese dipinto per la presenza di affreschi moderni sulle facciate delle abitazioni. Una bella alternativa è Pettenasco con la sua bellissima passeggiata, sede del museo dell’Arte della Tornitura del Legno.
Lago D’Orta cosa visitare: la nostra giornata
Sacro Monte
Partiti di buon mattino, ci siamo subito messi immediatamente in marcia. La prima meta che avevamo messo nel mirino era quella che ci permetteva di godere del panorama dall’alto del Lago d’Orta. Saliamo al Sacro Monte, arriviamo in questo parcheggio sgombro di vetture, silenzioso, scendiamo dall’auto e ci godiamo questo panorama unico, bellissimo. Siamo arrivati in un luogo di preghiera e di meditazione, molto suggestivo.
Ci accorgiamo ben presto di essere in una posizione dominante da dove godere di un paesaggio suggestivo. Incrociamo una famiglia che ci consiglia una bella passeggiata in mezzo al verde, il tempo a disposizione è poco, visto la grande quantità di cose da vedere che avevamo nel programma della giornata, ci limitiamo a farne solo una piccola parte.
Isola di San Giulio, un viaggio, una poesia
Navigazione Lago d’Orta
Per arrivare nelle zone di imbarco dell’Isola di San Giulio possiamo farlo in vari modi, noi scegliamo di andare a Pella, situata dalla parte opposta del lago, la scelta poteva sembrare insolita, ma aveva un razionale, ci avrebbe permesso di salire più rapidamente al nostro ritorno al Santuario della Madonna del Sasso. Il tempo di arrivare, non più di una ventina di minuti, lasciamo la nostra vettura in uno dei tanti parcheggi a pagamento (fate attenzione perché si paga anche di domenica). Giusto il tempo di consultare gli orari che il nostro piccolo natante era arrivato.
Paghiamo 5 Euro, nel biglietto era inclusa la tratta andata e ritorno, sia verso all’Isola di San Giulio che a Orta. Il tempo di metterci seduti , goderci parzialmente il panorama che l’altoparlante gracchiante ci avvisa che eravamo già arrivati. Non ci sono molte persone sul piccolo traghetto, una persona con una borsa del supermercato, molto probabilmente del posto, ed una famiglia con una bimba sul passeggino ed il cane, un piccolo yorkshire stranamente sin troppo silenzioso. Si scende velocemente, anche se onestamente il numero di persone che attende lungo la banchina di salire a bordo è abbastanza corposo.
Scendiamo, lasciamo la banchina, entriamo nelle strette vie della piccola isola. Un luogo magico fermo nel tempo. Perla da scoprire, ci rendiamo conto abbastanza rapidamente, di essere in un piccolo borgo, ma ricco di fascino, con una breve passeggiata la visiteremo. Non c’è la classica fiumara estiva di persone, non ci sono assembramenti anche se dal mero punto di vista di comune, l’isola di San Giulio ed Orta appartengono allo stesso comune di Orta San Giulio.
In realtà sono ben 400 metri la distanza che separa l’isola di San Giulio alla terraferma, anche se tutti sanno che l’isola è abitata solo da poche famiglie e dalle monache del monastero.
Isola di San Giulio come visitare
Non so se siamo stati fortunati, forse la stagione post-covid ha influito pesantemente sul numero dei turisti presenti sull’Isola di San Giulio; in realtà l’Isola di San Giulio è conosciuta anche con il nome di Isola del Silenzio.
Cosa fare sull’Isola di San Giulio con bambini
Se avete intenzione di visitare l’Isola con i bambini,, siamo sinceri, non è proprio adatta per famiglie con bimbi piccoli. Non ci sono spazi adatti ai piccoli, anche il semplice passeggino potrebbe essere fonte di problemi nello spostarsi per le strette vie a causa del suolo accidentato che si muove sotto i nostri piedi. Se potete scegliere noi vi consigliamo vivamente di passare una giornata il 31 gennaio, in occasione della festa del patrono. In questa data le monache del monastero Mater Ecclesiae, abbazia benedettina femminile preparano il pane con le noci e cioccolato. Ma solo in questa data ! Non provate a chiederlo in periodi diversi, ci sono numerosi cartelli che lo ricordano.
Orta
Il percorso in traghetto per raggiungerla è veramente breve, i 400 metri che separano l’isola alla terraferma sono di durata effimera. Ripartiamo per una breve passeggiata lungo la via principale. Si parte dal fulcro principale, Piazza Motta, dedicata a Mario Motta, partigiano del Cusio che si affaccia sul lago oltre ad essere la sede dell’approdo dei piccoli battelli che ciclicamente arrivano ad Orta.
Ci sono mille anfratti dove scattare foto, godersi questo bel panorama. Arriva il tempo di un bel gelato, di un pizzico di relax. Fa caldo, una leggera brezza ci aiuta anche se il termometro supera abbondantemente i trenta gradi Celsius.
Entriamo nella sede del comune che si affaccia brillantemente sul lago con un panorama che non ha nulla da invidiare alle migliori cartoline. Un giardino curato si apre davanti a noi, sede ideale per chi decide di sposarsi da queste parti. Il tempo di scattare qualche foto, finire velocemente che ci accorgiamo che è già il momento di ripartire se vogliamo arrivare alla nostra ultima tappa che avevamo messo in cantiere nella nostra giornata sul lago d’Orta.
Santuario della Madonna del Sasso
In teoria ci dovevamo arrivare con il trenino al Santuario della Madonna del Sasso, purtroppo abbiamo perso l’ultima corsa possibile, ci siamo arrivati salendo con la macchina, Ci è venuto meno quel pizzico di curiosità e di avventura, ma lo spettacolo che si gode da questo sperone di roccia vale assolutamente la visita. Siamo a tarda serata, comincia ad imbrunire. Guardando un pochino intorno ci sarebbero numerosi spazi verdi, numerose aree picnic dove trascorrere dei momenti al fresco di alcuni alberi secolari. Oggi purtroppo non è una bella giornata, tersa. In condizioni favorevoli si godrebbe di una fantastica vista che va da Omegna a Gozzano. Non manca nulla, noi ci siamo limitati a godere e completare una giornata con i fiocchi. Il lago di Orta non lo avevamo mai visto, in realtà merita ampiamente una visita.