Musei del Cibo a Parma: la guida completa del food lovers

Parma Musei: viaggio nella tradizione tra cibo e cultura nel cuore dell’Emilia

Divertimento e piacere per le papille gustative. Binomio perfetto, azzeccato: i musei del cibo a Parma rappresentano la sede di un percorso enogastronomico a tappe di assoluto valore e rispetto. Anche se siete semplicemente curiosi di assaggiare, il desiderio e l’acquolina in bocca cresceranno sempre di più via via che andrete alla scoperta di questo itinerario ricco di storia che ne anima vivamente il territorio.

Nel momento in cui decidete di organizzare questo breve itinerario enogastronomico sappiate che questo lembo di terra è un breve percorso a tappe che a oggi prevede diverse soste, 7 musei del cibo da gustare.

musei del cibo parma
musei del cibo Parma

Museo del cibo

Museo Parmigiano Reggiano

Soragna con il suo castello ottocentesco è la sede del Museo del Parmigiano Reggiano. Ci troviamo in una zona abbastanza centrale a pochi passi dalla piazza del paese, in un’area ricca di castelli e di ricordi verdiani. Stiamo parlando del museo del re dei formaggi: il Parmigiano Reggiano. Quest’ultimo è il classico formaggio, apprezzato in tutto il mondo, dal grande e antico passato.

Sino al 1977 era ancora sede della produzione del formaggio, ora invece è un museo che racconta l’antica arte dei casari. Molto bello e curioso vedere come viene realizzato il Parmigiano Reggiano. Allacciamo le cinture e voliamo all’interno di questa realtà invidiata in tutto il mondo.

musei parma
musei Parma

Quella del Parmigiano è una storia antica a lunga, visto che la stagionatura minima è di 12 mesi. L’invecchiamento può durare fino a 24, 36, 40 mesi e oltre. In passato avevamo fatto un’esperienza simile presso un caseificio, questa è stata una piacevole replica che ci ha permesso di chiarire dei dubbi che nel frattempo ci erano sorti.

Il momento top è arrivato durante la degustazione del Parmigiano Reggiano: abbiamo avuto il piacere di assaggiare tre tipi di formaggio diverso. È proprio vero che le differenze sono nette quando si parla di un 12, 24 oppure di un 40 mesi. Il colore, l’elasticità e l’aroma sono alcune delle proprietà che balzano subito all’occhio e al gusto di chi assaggia.

Museo del cibo

Museo del Prosciutto di Parma

Langhirano è la sede del famoso prosciutto di Parma. Terra caratterizzata dalla lavorazione e stagionatura delle famosi carni. Il museo del prosciutto di Parma è la sede ideale situata presso il Foro Boario, edificio del 1928 dedicato alla contrattazione del bestiame. Il percorso espositivo spiega da un lato tutti i segreti della produzione del pregiato prosciutto e dall’altra permette di fare un viaggio nel tempo dall’antica norcineria a oggi. Sono varie le sezioni tematiche che vanno dal territorio, al prezioso ruolo assunto dal sale, alla norcineria e al ruolo del prosciutto di Parma inteso come prodotto di qualità.

musei del gusto emilia
museo del prosciutto di Parma

Non ci siamo limitati soltanto alla interessante visita presso il museo, alla fine ci siamo concessi una gustosa degustazione. Due tagli che abbiamo avuto il piacere di assaggiare. Da un lato, un ottimo 24 mesi tagliato con l’affettatrice, dall’altra un 32 mesi tagliato a mano. Prodotti uguali ma non identici. Accompagnati da una torta fritta squisita, si rivelano di una bontà inenarrabile entrambi anche se abbiamo preferito quello tagliato a mano (questione di gusti). Evidente che non si possa descrivere con la parole il suo sapore.

Museo del prosciutto Parma
Museo del Prosciutto Parma 24 mesi

Museo del Salame di Felino

Il museo del salame è ospitato nelle cantine del castello del piccolo paese di Felino. Proprio in quel maniero che domina la valle trova traccia il primo documento relativo al Salame che fa riferimento al 1436 quando Niccolò Piccinino venne incaricato dal Duca di Milano di trovare venti maiali per farne prodotti da salumeria. Visibilmente piacevole sin dall’esterno il castello ci accoglie sotto un cielo plumbeo che non prometteva nulla di buono.

Ci addentriamo, una ripida rampa di scale ci spinge nel cuore del maniero. Il percorso è molto interessante perché si snoda sviscerando cinque sezioni distinte. Si parte dalla storia, dal rapporto del piccolo paese con il suo prodotto di punta, poi la gastronomia, la norcineria, la tecnologia di produzione artigianale, e infine la commercializzazione, dove viene spiegato il ruolo del Principe dei salumi. Una delle cose che ci ha particolarmente colpito è quella del ruolo che ha avuto in passato la figura del norcino.

Il Norcino
Una volta al tempo dei nonni, in campagna i maiali erano animali domestici, come i conigli, le galline, le mucche, i cani e i gatti. Erano tempi duri, la gente non aveva molto da mangiare. Alcuni degli animali domestici che erano in casa erano importanti perché sfamavano tutti con latte, uova e carne. In particolare, con la carne di maiale si preparavano i salumi che poi la gente mangiava durante l’anno. Il NORCINO era la persona che andava di casa in casa e aiutava ad abbattere il maiale e preparare i salumi. Faceva questo lavoro di inverno, quando c’era freddo. Arrivava in bicicletta avvolto dal suo tabarro, un cappello e la sua sporta in cui teneva gli attrezzi che gli servivano.
museo del prosciutto di parma
Bicicletta del Norcino

Museo della Pasta

Bucaioli c’è le paste. In passato a Firenze, le consorti dei renaioli chiamavano in questo modo per avvisare che il pasto era pronto, che la pasta era in tavola. Ognuno con le sue tradizioni, con le sue storie potrebbe raccontare decine di aneddoti relativi al principale piatto della dieta mediterranea. Il museo della pasta raccoglie un pochino di tutto ciò, mettendo assieme i segreti che sono partiti dal 1800 circa sino a oggi. Alla corte di Giarola, troviamo il museo della pasta.

Il percorso parte dalla materia prima il grano e termina con alcune immagini che rappresentano nel migliore dei modi il Made in Italy per eccellenza. La pasta è la vera protagonista: da quella fresca fatta in casa sino ai giorni nostri su scala industriale. Incredibile il salto che si può fare all’interno dei padiglioni, partendo dai singoli chicchi, sino a giungere agli oltre 300 formati disponibili in commercio.

museo della pasta Parma
museo della pasta

Museo del Pomodoro

Situato proprio accanto al museo della pasta, ingrediente perfetto da aggiungere al nostro piatto, troviamo il museo del pomodoro. Proprio qua, la zona è divenuta ben presto patria di adozione. Nonostante fosse di origine americana ha trovato spazio anche nella provincia di Parma con ottimi risultati a partire dalla seconda metà dell’800.

Nei padiglioni che abbiamo avuto modo di vedere abbiamo fatto un vero e proprio ritorno al passato, specialmente quando siamo passati di fronte agli imballaggi di oltre 100 latte diverse. Il flusso che scorre davanti ai nostri occhi è completo difatti si parte dalla storia del pomodoro sino a giungere al prodotto finito del “Mondo Pomodoro” con le campagne pubblicitarie, citazioni, dipinti, sculture e ricette che sono pronte a esaltarne qualità e pregi.

museo del pomodoro parma
museo del pomodoro Parma

Museo del Vino Parma

Ci spingiamo sino a Sala Baganza per visitare il museo del vino. All’interno della rocca, nei sotterranei troviamo probabilmente uno dei più suggestivi musei della zona: un percorso guidato, organizzato ottimamente, con spiegazione di numerosi dettagli. La cantina dei Musei del Cibo è un percorso sensitivo e sensoriale dedicato al vino di Parma, alla sua storia e alla sua cultura. A partire dall’epoca romana ha lasciato testimonianze importanti sino ai giorni nostri. Si tratta di un’esperienza avvolgente a 360°. Dalla sala delle botti dove si scopre la storia sino ad arrivare al tappo in sughero ed al cavatappi. Scendiamo silenziosamente lungo le scale che ci portano nelle profondità delle suggestive cantine della rocca., ci stupisce l’affascinante ghiacciaia rinascimentale dove abbiamo modo di vedere un piccolo video dove vengono spiegate alcune curiosità legate al mondo dell’enogastronomia.

musei del cibo Parma
Musei del Vino

Museo del Culatello di Zibello

Il tempo di raggiungere Polesine che era il momento di entrare all’interno del museo del Culatello, fortemente voluto dalla famiglia Spigaroli. Il museo è collocato all’interno dell’Antica Corte Pallavicina di Polesine. La location è molto bella è l’antica corte pallavicina, nell’ingresso è inclusa la visita al museo del culatello e l’enorme cantina dove si procede alla stagionatura.

È molto bello capire quanti secoli ci sono voluti per arrivare alla qualità del prodotto attuale e quanto lavoro ci sia dietro per poterne poi gustare quelle splendidi fette anche nelle diverse stagionature. Difficile affermare quanto sia stata buona la degustazione con tutti i prodotti principali della zona. Tra le curiosità che si possono trovare dentro al museo ne citiamo un paio. Il numero elevato di cartoline illustrate che vede il maiale come protagonista, e due eroici italici come Giuseppe Verdi e il Vate Gabriele D’Annunzio che sono stati i principali promotori in due momenti diversi di questa incredibile bontà.

museo del culatello Parma
museo del culatello

Che dire! un bellissimo viaggio enogastronomico all’interno del suolo italico. Spesse volte guardiamo all’estero, ci dimentichiamo quanto sia bella l’Italia con prodotti che ci invidiano il tutto il mondo. Musei a Parma ce ne sono molti, ma i musei del cibo rappresentano proprio un mix perfetto!

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