Giotto dipinge la Cappella degli Scrovegni – Cosa vedere
Avevo da poco cominciato il mio percorso universitario, quando mi giunse alle orecchie la terribile notizia che un terribile terremoto aveva colpito alcuni edifici storici in Umbria, per la precisione la basilica di San Francesco d’Assisi. Il mio insegnante di storia dell’arte era è entusiasta delle opere di Giotto e ricordo la sua preoccupazione per gli effetti che avrebbe causato. Qualche giorno dopo, aveva preparato una lezione tematica, su Giotto, sulle sue opere, da lì ho incominciato ad amarlo. Scattò la scintilla, mi ero innamorata della Cappella degli Scrovegni.
Ne avevamo sentito parlare decine di volte ma non avevamo mai avuto la possibilità di visitarla, di apprezzarla nella sua interezza. Questa magnifica cappella fatta erigere da Enrico Scrovegni era forse più che un semplice luogo di culto ? Quali legami c’erano con Giotto e quali con i Templari ? Prima di provare a rispondere a queste domande facciamo un passo indietro.
Cappella degli Scrovegni prenotazione:
Nel momento in cui si decide di organizzare una visita è meglio prenotare la visita; fortemente consigliata la prenotazione sul sito. Un particolare molto importante: non è possibile effettuare la prenotazione per il giorno stesso.
Cappella Scrovegni biglietti
Cappella degli Scrovegni prezzi
Il Biglietto ha un costo di Euro 13, sono previste delle riduzioni da consultare sul sito. Se proprio dobbiamo essere sinceri la visita ha un solo difetto: la brevità. In trenta minuti, si accede, un breve video ci farà da intro, entriamo dentro la cappella per la visita, un breve segnale ci avviserà che il tempo a nostra disposizione è finito. La visita è terminata, mestamente dovremo accomodarci verso l’uscita.
Cappella degli Scrovegni orari:
La Cappella degli Scrovegni ha il grande pregio di essere aperta per la gran parte dei giorni dell’anno.
Cappella Scrovegni orari
Andando nello specifico è aperta sempre dalle 9.00 alle 19.00 tranne Natale, Santo Stefano e Capodanno. Cercate di arrivare almeno 5-10 minuti prima dell’orario di visita indicato sul biglietto.
Cappella degli Scrovegni Padova – Info
Una volta acquistato il biglietto in attesa del nostro turno, abbiamo lasciato le nostre cose in uno dei tanti armadietti, obbligatori ma gratuiti. Avevamo ancora qualche minuto a nostra disposizione, approfittiamo per fare un salto nello shop che ha molte cose carine e ci prendiamo un veloce caffè nella caffetteria che sta proprio a fianco. Entriamo in una specie di sala d’attesa, l’aria è climatizzata, lì possiamo guardare un breve video che ci spiega qualcosa della cappella.
I dipinti di Giotto lasciano a bocca aperta, Quando si parla di uno dei maestri della pittura, il pensiero va agli affreschi della basilica di San Francesco di Assisi; ma quando si visita la Cappella di Padova, si rimane altrettanto estasiati di fronte a tanta maestosità !
Se non si venisse sollecitati ad affrettarsi, per far posto alla marea di visitatori in attesa, ci si dimenticherebbe di uscire ! Interamente affrescata da Giotto, colpisce per l’effetto cromatico (il blu ti lascia senza fiato, è indescrivibile), l’espressione delle figure, la precisione del dipinto (i drappeggi degli abiti) e la perfezione delle proporzioni e di tutto l’insieme. Giotto dipinge, con il suo tocco trasmette tutto il suo stile ed abilità.
Cappella degli Scrovegni descrizione
Uno dei luoghi più importanti dell’arte mondiale si trova in Italia, in Veneto: per la precisione a Padova. La leggendaria Cappella degli Scrovegni, è uno dei gioielli dipinti da Giotto, immenso maestro fiorentino. Sulle sue pareti e sulle sue volte, sono state composte una delle sue opere più belle e ancora oggi ricche di mistero. I dipinti che risalgono agli inizi del 1300, presentano caratteristiche singolari. La cappella nasce come atto di riparazione; il committente Enrico Scrovegni discende da una famiglia odiata di banchieri padovani. Il padre Reginaldo verrà addirittura collocato da Dante nel settimo cerchio dell’Inferno nel girone degli usurai.
Per riabilitare la sua famiglia Scrovegni fu chiesta la costruzione di questa cappella per consacrarla alla Madonna della carità, ma già in corso d’opera viene considerata un capolavoro a tal punto che Papa Benedetto XI garantiva l’indulgenza a coloro che l’avessero visitata. Giotto era considerato un maestro assoluto per la modernità dei suoi soggetti, non a caso viene considerata come una delle sue più grandi prove pittoriche: la prospettiva per dare un senso di profondità. Questa non fu l’unica curiosità, c’è molto altro come ad esempio la cometa di Halley, da lui probabilmente osservata nel passaggio del 1301.
Oggi sappiamo, per certo, che la cometa di Halley passò nel 12 A.C., ed è generalmente accettato che la stella di Betlemme non fosse altro che un eccezionale allineamento tra Giove e Saturno. Giotto come faceva a saperlo se Keplero lo scopri solo qualche secolo più tardi, nel 1600 ? Non è tutto, ci sono altri misteri: le luci in determinati giorni creano precisi effetti visivi: secondo il calendario Giuliano vigente all’epoca ad esempio nel giorno di Natale, la luce dalla finestra sopra all’altare giungeva sino alla parete di fronte illuminando l’aureola del Cristo al centro del Giudizio Universale.
L’8 Settembre invece, festa dedicata alla nascita di Maria, alle 9,30 da un foro si illuminava il volto della Vergine. Lo stesso accadeva il 25 marzo, quando la luce illuminava la figura di Enrico Scrovegni nell’intento di offrire la cappella alla giovane Maria.
Ma c’è un ultimo mistero che si annida con i dipinti di Giotto e della Cappella degli Scrovegni: interessi economici e politici che vanno al di là della città di Padova sino a raggiungere i forzieri delle più grandi realtà dell’epoca. Stiamo parlando dei templari. Se ci fate caso gli scranni non sono guardano l’altare maggiore, bensì ad una sala conciliare che ha le funzioni religiose. Decisamente anomala anche la sequenza delle tre virtù con la carità posta al centro tra la fede e la speranza, come espresso da Bernardo da Chiaravalle il santo che scrisse la regola dei cavalieri templari.
La croce templare appare in tre punti distinti, dipinta su tre altari minori, scolpita sulla tomba di Scrovegni, intarsiata nel marmo, piccola ma decisamente visibile sotto l’affresco del giudizio universale. Quanti e quali segreti sono ancora conservati all’interno della cappella degli Scrovegni ? Le risposte sembrano celarsi all’interno della volta celeste che sovrasta tutti i visitatori che varcano la soglia dell’ingresso.
Dopo più di settecento anni la Cappella degli Scrovegni resta un patrimonio unico con mille segreti da svelare…
Che bella! La terró da conto per quando verró a Padova, città che voglio visitare assolutamente! 🙂
Te la consiglio caldamente, se puoi prendi la Padova Card. Riesci a limare e di molto le lunghe code 🙂
E’ tantissimo che è in lista.. dev’essere veramente splendida..
Noi siamo rimasti senza parole, il blu e’ accecante per la sua bellezza. Il problema sono i 30 minuti totali… proprio toccata e fuga
Sono stato a Padova una sola volta per una visita fugace; devo ritornare e, nell’occasione, spero di visitare questa meraviglia. Grazie per il suggerimento.
Se potessi ci tornerei anche domani, rimani allibito per cotanta bellezza !