Torre Eiffel Storia
La storia della Tour Eiffel. Tutti i segreti della struttura che hanno portato alla costruzione del monumento simbolo di Parigi
Come si scrive Torre Eiffel? Con queste parole iniziai la prima ricerca sulla torre. Ogni volta che si arriva a Parigi, lo sguardo vola sempre verso la città andando alla ricerca di una delle attrazioni più famose. Una visita è d’obbligo, tutti al mondo la conoscono. Sebbene sia molto complicato non vederla viste le sue dimensioni solo nel momento in cui ci si avvicina ci si rende conto delle sua imponenza, della sua grande maestosità. Se di giorno vi ammalia, di notte vi stupirà più che mai con le sue tante luci che la illuminano creando uno spettacolo unico nel suo genere. Ma vi siete mai chiesti quale sia la storia della Tour Eiffel? Diciamo non agevole.. ha dovuto passare diverse peripezie prima di arrivare al perfetto compimento.
Gustave Eiffel breve bio
La Torre Eiffel, nasce seguendo il progetto del suo inventore Gustave Eiffel, ingegnere e imprenditore francese. Specialista in strutture metalliche, divenne famoso per la costruzione della Torre Eiffel, anche se in realtà l’uomo è famoso per le sue capacità visto che ha contribuito alla costruzione del Viadotto di Porto (Portogallo), il Viadotto du Garabit (Francia) e la stazione ferroviaria di Budapest.
Non è da dimenticare il suo contributo per la costruzione del canale di Panama. Ebbe un ruolo fondamentale nella realizzazione del sistema di chiuse.
L’azienda di Gustave Eiffel realizzò anche la struttura metallica interna per un altro monumento di fama mondiale: la Statua della Libertà, progettata da Auguste Bartholdi e offerta agli Stati Uniti Stati come dono della Francia per celebrare il 100° anniversario della Dichiarazione di Indipendenza americana nel 1886.
Tour Eiffel Storia
Motivo Torre Eiffel
Tornando a parlare della torre Eiffel, fu scelto l’anno di 1889 come anno di completamento dei lavori perché si doveva celebrare il centenario della Rivoluzione francese durante l’Esposizione Universale agli Champs de Mars. Lo scopo era mostrare alle altre nazioni la potenza e le capacità industriali della Francia. La torre stessa venne utilizzata come ingresso alla mostra.
Quello che sembra un lieto fine in realtà all’inizio per il giovane ingegnere fu veramente complicato perché quando propose di costruirla non la voleva nessuno e l’hanno ostacolato in tutti i modi fino a pensare di buttarla giù.
Come pensare a Parigi senza di lei, uno dei monumenti più ammirati nel mondo, un simbolo della Francia come la Marsigliese, una bandiera. la Torre Eiffel è un vero e proprio gioiello. Fotografata da ogni angolazione, replicata in mille modi diversi, realizzarla è stato tutt’altro che facile, un sogno da folli.
Il sognatore in questione era un imprenditore francese, di nome Eiffel, Gustave Eiffel, ha lottato per anni per costruire nel cuore di Parigi una torre che nessuno voleva. La sua idea era considerata una vera e propria aggressione per i residenti, citazioni storiche scrivono che erano letteralmente furibondi.
Contro ogni previsione EIffel si mette a capo di questo immenso progetto, affronta sfide andando contro l’opinione pubblica, rivoluzionando le tecniche di costruzione dell’epoca, rischiando di rimanere senza un soldo in tasca.
Edificare un edificio altissimo per l’epoca, a livello tecnico un’impresa senza precedenti in soli 2 anni, 2 mesi e 5 giorni.
Andiamo a scoprire come Gustave Eiffel riuscì in questa grande impresa.
La storia della Tour Eiffel
Tour Eiffel: una scommessa vinta
Tutto inizia in un sobborgo di Parigi, dove due perfetti sconosciuti hanno in mente un progetto pazzesco: erigere la torre più alta del mondo. Diversamente da quanto avviene oggi, all’epoca, nel 1884, la città di Paris era costituita prevalentemente da fabbriche, un piccolo studio di architettura si faceva spazio tra mille scartoffie con progetti di ponti e stazioni ferroviarie.
La Torre si doveva chiamare Koechlin–Nouguier
Costruzione Tour Eiffel: Il lavoro dei giovani ingegneri
La storia della Torre Eiffel passa da questa cruna d’ago. Due uomini, alacremente lavorano nello studio senza sosta, entrambi ingegneri non hanno ancora raggiunto la trentina, si chiamano Maurice Koechlin e Émile Nouguier.
Tra i loro mille disegni, hanno probabilmente quello più prezioso anche se in realtà loro al momento non hanno idea del valore potenziale di quella torre.
Stanno progettando, quello che a prima vista sembra un banale pilone, a guardarlo da lontano sembra uno dei classici tralicci dell’elettricità che ci accompagna lungo le vie di campagna. In realtà avevano focalizzato la loro attenzione su una costruzione alta almeno 300 metri, decisamente straordinaria per l’epoca.
I due ingegneri covano nel loro cuore un grande desiderio, costruire una torre di queste dimensioni perché nessuno ci è mai riuscito, nemmeno provando a impensierire questa grandezza.
Per dare un termine di paragone, la piramide di Cheope non supera i 150 metri di altezza. Risulta evidente che costruire una torre alta almeno il doppio rappresenta l’impresa del secolo.
Ce la faranno? Sarà la Francia a siglare per la prima volta questo record? A posteriori tutto è facile, chissà come l’avranno vissuta all’epoca la notizia di questo tentativo. I due giovani sono fermamente convinti delle loro idee, anzi, si prodigano nel cercare di metterla in pratica spiegando che la loro chiave di volta sarà rappresentata dal ferro, materiale da costruzione più leggero, che andrà a sostituire la pesante pietra. Dopo mille controlli, e altrettante analisi sono fermamente convinti di riuscire nella loro impresa.
Rimane solo un piccolo problema, avere il consenso del datore di lavoro, un certo Eiffel che all’inizio non aveva sponsorizzato in nessun modo l’idea. Aveva da sempre lavorato nel mondo delle costruzioni in ferro come abbiamo scritto all’inizio del nostro post, ma l’idea della torre non riusciva a mandarla giù.
Le commesse non gli mancavano, il lavoro per sua fortuna andava a gonfie vele, nella sua mente non c’era proprio la costruzione di una torre; nel momento in cui i giovani gli mostrano la proposta, il ricco industriale risponde seccamente con un netto diniego, ma allo stesso tempo rilanciò con una controproposta dicendo che ci avrebbe pensato a patto che la costruzione fosse stata qualcosa che avesse attirato le folle.
Esposizione Universale a Paris in Francia
Gli sta venendo in mente un’idea, sta andando alla ricerca di un progetto che possa dare lustro alla città di Parigi visto che qualche anno dopo (nel 1889), l’esposizione universale avrebbe dovuto commemorare la rivoluzione francese avvenuta appena un secolo prima.
Da sempre le esposizioni universali attiravano una grande mole di pubblico, erano dei veri e propri poli attrattori, eventi prestigiosi dove le innovazioni tecniche risultavano essere uno dei principali punti di interesse.
Come potete facilmente immaginare all’epoca gli sviluppi in questi campi sono molti, ci sono tante idee che bollono, tanta voglia di crescita, di esuberanza: la locomotiva elettrica, il telefono, le prime macchine da scrivere, ecc…
L’esposizione universale sarebbe stato un bel banco di prova per l’intera Francia, dare lustro a un evento di così grande importanza. Per giorni il giovane Eiffel provò a pensare quale fosse la migliore strategia sino a quando proprio l’idea della Torre lo convinse pienamente.
Per avere la certezza che il suo progetto fosse appoggiato avrebbe dovuto presentare qualcosa di grande, di immenso, mai visto prima. In ogni esposizione, nelle edizioni precedenti, citazioni storiche raccontano di cose mirabolanti.
Crystal Palace
Esempio nell’edizione inglese di qualche anno prima, fu presentato Il Crystal Palace (palazzo di Cristallo) enorme costruzione di vetro in stile vittoriano, che fu eretta a Londra nel 1851 per ospitare la prima Esposizione Universale.
Per questo motivo, Eiffel era convinto che per ottenere il benestare delle alte sfere ci voleva di qualcosa di veramente unico. Cosa poteva rappresentare questo evento? La scienza e la tecnologia francesi dovevano essere le migliori al mondo.
Le perplessità di Eiffel
Nonostante la maestosità del progetto, il buon Gustave Eiffel non vede come la torre possa riuscire a far breccia nel cuore dei partecipanti all’evento, non era prevista neppure una scala che potesse permettere di godere del panorama dalla cima, senza contare poi che dal punto di vista estetico lasciava molto a desiderare.
Stephen Sauvestre
I due giovani non riescono a convincere Gustave, al progetto riservò inizialmente solo un’attenzione distratta. Gli architetti, se pur delusi dalla risposta, furono fermi e decisi nelle loro idee. Per questo motivo ripartono con il loro progetto coinvolgendo un terzo architetto di una certa fama, un certo Stephen Sauvestre, che immediatamente prese in mano la situazione, costruendo degli archi partendo dalla base, dando alla torre un aspetto più armonico. In sintesi con dei colpi di genialità «veste» il monumento, piano dopo piano. Agli angoli della torre, posiziona statue di suonatori di tromba con uno scopo solo prettamente estetico.
Ma il vero colpo da maestro è l’idea di trasformare un “traliccio” in qualcosa di ricreativo. I visitatori potevano salire sulla torre, fermandosi a livelli diversi. A ogni livello avrebbero trovato luoghi dove prendersi il tempo per mangiare qualcosa in un ristorante, sorseggiare un buon te, oppure semplicemente godersi della vista che la città parigina offriva; sino a raggiungere la vetta della torre dove si avevauna vista mozzafiato e un faro illuminava la città.
Vista la bellezza del progetto, probabilmente i parigini avrebbero anche speso dei soldi per godere di cotanta bellezza. A questo punto, Eiffel non poteva più dire di no al progetto, annusa l’affare, a questo punto prende in mano decisamente le operazioni comprando dai due ingegneri i loro diritti, pone la firma in fondo al progetto, con la promessa che se l’opera fosse stata completata agli architetti doveva essere riconosciuto un premio pari all’1% di quanto speso per la sua costruzione.
Se ci pensiamo bene sono una valanga di soldi, per la precisione una montagna di franchi francesi. Prima di cantare vittoria però era necessario ottenere il via libera da parte dell’Esposizione Universale. I candidati erano moltissimi, Gustave Eiffel non è certamente l’unico a partecipare, alcuni provenienti da altre zone di Parigi si rivelano veramente bravi.
Jules Bourdet
Tra questi, un rivale particolarmente preparato e pericoloso, con lo studio nel centro di Parigi. Un certo Jules Bourdet che anni prima aveva progettato il Trocadero, e aveva pensato alla costruzione di una grande torre in pietra anch’essa alta circa 300 metri, denominata con l’appellativo di colonna del sole, divisa in cinque zone, dove a ogni livello trovavano spazio delle aree dove pazienti potevano usufruire di aria migliore. La vetta della torre era simile a quella progettata da Eiffel, difatti un faro avrebbe illuminato la città. Un progetto ambizioso nella stessa misura di quello pensato da Gustave.
Storia della Tour Eiffel
La truffa per ottenere il via libera
Da un lato avevamo una torre in pietra, dall’altra una in ferro dal progetto molto controverso. All’epoca il metallo non convinceva molto, per questo motivo Eiffel per ottenere i favori delle alte sfere della politica mette in moto una vera e propria truffa ai danni del rivale. Convince il ministero dell’Economia che la torre in pietra non fosse sicura. facendo pesare alcune criticità sulle fondamenta che non avrebbero retto al peso.
La chiave di volta è proprio questo dettaglio, giocando su questo aspetto riesce a ottenere la stesura del bando di gara con delle regole create ad arte per lui.
Con un regolamento scritto ad Hoc era impossibile non vincere il bando della gara, difatti alla fine, il progetto fu assegnato a Gustave Eiffel. In meno di 3 anni doveva essere costruita la torre, un tempo molto limitato per costruire un’opera di queste dimensioni.
Il ricorso della contessa
Ancora prima di cominciare i lavori, arrivano altri problemi, gli abitanti nei pressi del Champ de Mars, ricchi e benestanti con dimore ricche ed eleganti non sembrano essere d’accordo con l’iniziativa governativa. Mai avrebbero immaginato che la loro zona divenisse un’area di tramenio e confusione.
Uno dei residenti, è particolarmente ostile al progetto: la contessa Di Pois, ha le terrazze che danno sull’area in questione, proprio dove dovrebbe essere edificata la Torre. Con l’aiuto di una vicina riesce ad aprire un contenzioso nei confronti del giovane Eiffel.
Secondo la donna, la torre non può essere edificata in nessun modo. Quando venne comprato il terreno le fu garantito che su quell’area non poteva esserci niente se non un giardino.
L’imprenditore francese sa benissimo che ogni giorno di ritardo rappresenta un problema per lui, visto che i fondi verranno garantiti dallo stato solo al completamento dello stadio dei lavori secondo un calendario preciso. Per sua fortuna, la contessa non riuscì a portare a termine i suoi intenti, il ricorso verrà respinto.
Tour Eiffel Storia: il via alla costruzione
Anno costruzione Torre Eiffel
Il 26 gennaio 1887 riecheggia nell’aria il rumore dalle pale e piccone degli operai. I primi giorni hanno in serbo una sorpresa. Le fondamenta non possono essere gettate in un terreno fangoso, devono essere piazzate sotto il livello dell’acqua.
Eiffel sfrutta dei cassoni per andare a più a fondo, sino a trovare la base adatta. Il fango viene espulso, gli operai raggiungono i 12 metri di profondità, misura sufficiente per rimuovere quello che non serviva ed allo stesso tempo riempirli di ghiaia e cemento. I cassoni diventano la base della torre.
Materiale Torre Eiffel: lavoro febbrile
Il segreto consiste nell’assemblaggio degli elementi. Squadre di persone all’opera, un operaio scalda il rivetto, il secondo lo posiziona nel foro con tenaglie da fabbro, gli altri 2 lo martellano con l’intento di appiattire le estremità. Nel raffreddarsi il rivetto congiunge le due lamine di ferro creando un corpo unico. In totale vengono montati oltre 3 milioni e mezzo di rivetti.
Torre Eiffel materiale
17 dicembre 1887, abbiamo il primo punto cruciale per la costruzione della torre. Dovevano essere unite le quattro parti. L’operazione si rivela un successo. Il montaggio della base a distanza di un anno dal colpo del primo colpo di piccone si poteva dire completato. La torre ha una base solida, da qua si può ripartire con entusiasmo sino a giungere ai fantomatici 300 metri.
L’architetto Eiffel può riscuotere la prima tranche dei finanziamenti pari a 500.000 mila franchi francesi. Tutto sembra procedere per il meglio, anche se il percorso sino al completamento dei lavori fu caratterizzato da alti e bassi.
Ardite operazioni finanziarie permisero il completamento dei lavori visto che i costi salirono sino a 7 milioni di franchi per la costruzione di un paio di ascensori che avrebbero dovuto portare sino al terzo livello.
Per essere certo del completamento dei lavori accetta la commessa del canale di Panama, le chiuse necessarie per il completamento dei lavori se le fa pagare in anticipo con un importante ritocco sull’ammontare dell’incasso visto che riesce a portare a casa ben 70 milioni di franchi, 10 volte di più di quanto necessitava la torre. Risulta evidente che da questo momento non ci sono più problemi finanziari per completare i lavori.
Storia della Tour Eiffel
31 marzo 1889: l’inaugurazione della torre Eiffel
Domenica 31 marzo 1889, esattamente dopo 2 anni, 2 mesi e 5 giorni venne inaugurata la torre Eiffel. Le prime persone che hanno avuto l’onore di salire sono state la famiglia reale d’Inghilterra e l’attore americano Buffalo Bill, mentre il buon Gustav Eiffel ha preferito salire a piedi issando sulla vetta la bandiera francese.
L’inaugurazione è stato un successo clamoroso, anche se Gustav Eiffel non ha mai dimenticato che gli è costata l’equivalente di oltre 100 milioni di Euro odierni.
Si doveva trovare il verso di massimizzare i guadagni. La maggior fonte di entrata era la bigliettazione, i prezzi sono stabiliti dallo stato, si andava dai 2 franchi durante la settimana, sino a 5 franchi della domenica.
Facendo un banale paragone possiamo dire che in tempi odierni le cifre di allora superano abbondantemente i 55 Euro. Salire sulla Torre era un lusso, nonostante tutto i francesi facevano a gara per accaparrarsi i biglietti.
Il giorno dell’inaugurazione vengono staccati oltre 29000 biglietti per salire sulla torre nonostante non fosse ancora dotata dell’ascensore per raggiungere la vetta. Il successo è immediato e globale, i biglietti emessi nel periodo di apertura erano riusciti nel loro intento, aver ampiamente recuperato le spese.
Ma il contratto stipulato non parlava di opera temporanea? Cosa ha cambiato il corso della storia?
La demolizione della Tour Eiffel
Forse non tutti sanno che la Torre Eiffel doveva rimanere eretta solo per 20 anni, al termine dei quali doveva essere smantellata e demolita. In questo lasso di tempo, succedono molte cose che fanno preoccupare molto il buon Gustav sino a quando un estraneo ne cambierà il suo destino.
Un ufficiale dell’esercito, capì l’importanza della torre; essa si rivela punto ideale per lanciare messaggi attraverso onde radio. Il buon vecchio Eiffel convinto dalle parole del militare, si fa carico di tutte le spese, inizia un lento lavoro di test e di prove per verificare se le ipotesi dell’ufficiale potessero avere una fondatezza. In breve tempo si accorse che i progressi erano sbalorditivi, si potevano ottenere dei grandi risultati sfruttando proprio la Tour Eiffel. Con la telegrafia senza fili viene messa una parole fine al destino della dama di ferro salvandola definitivamente dal triste destino che le era stato designato.
Tour Eiffel durante i conflitti bellici
Durante il primo conflitto bellico, i ripetitori posti al di sopra della Torre Eiffel furono di estrema importanza. Infatti, riuscirono a intercettare i segnali nemici provenienti da Berlino e a inviare messaggi al proprio esercito che si trovava al fronte. In sintesi ha funto da potente elemento tattico.
Hitler Tour Eiffel
Hitler a Parigi
Invece durante la Seconda Guerra Mondiale un aneddoto ha coinvolto persino Adolf Hitler. Il 14 giugno 1940 Parigi fu invasa dai tedeschi e quando entrarono in città, si diresse verso la Torre Eiffel.
Lo scopo era uno e uno soltanto, salire in cima e issare la bandiera nazista. I tecnici della manutenzione però decisero all’ultimo di sabotare gli ascensori. Riportarono che per risolvere il guasto occorreva cambiare un pezzo, ma con la guerra in corso era praticamente impossibile trovarlo. Hitler si rifiutò di salire a piedi e così non raggiunse mai la vetta.
Alla partenza del Führer, gli ascensori ripresero regolarmente a funzionare.
La torre Eiffel in numeri
La torre più famosa del mondo è alta 317,96 metri e pesa oltre 10.000 tonnellate. Con la sua antenna raggiunge i 324 metri, altezza che può variare di qualche centimetro: in inverno si contrae con il freddo, mentre in estate si dilata lievemente con le alte temperature.
I ristoranti sulla torre Eiffel
Quanti sono e come si chiamano?
Se vi state chiedendo, se sulla Torre Eiffel sono presenti dei ristoranti, la risposta è affermativa. Ne esistono di tipo diverso, oltre a uno champagne bar sulla vetta, al livello TOP.
Provando a fare un elenco puntato, i nomi dei tre ristoranti più lo champagne bar che potete trovare sono questi:
- Madame Brasserie (una volta era chiamato con il nome di 58 Tour Eiffel) al primo piano;
- il prestigioso Jules Vernes al secondo piano, gestito dallo chef pluristellato Alain Ducasse;
- i buffets che si trovano sia al primo piano sia al secondo piano;
- Champagne Bar al livello the Top, l’ultimo, in cima.
Come potete immaginare nessuno di questi è a buon mercato, anche se le location dove hanno sede i ristoranti sono uniche Stiamo parlando di un posto magico, da provare assolutamente magari una volta nella vita. Ci concediamo almeno una coppa di Champagne?
Tour Eiffel Orari
Dal 18 giugno 2022, la Torre Eiffel resterà aperta dalle 9:00 alle 00:45.
Ultimo ingresso: ore 23:45.
Giorno di chiusura: la torre resterà chiusa il 14 luglio.
Scale
Dal 7 maggio al 17 giugno: dalle 9:30 alle 22:45
Il resto dell’anno: dalle 9:30 alle 23:45
Ascensore
Dal 7 maggio al 17 giugno: dalle 9:30 alle 22:45. Le biglietterie chiudono alle 23:00 e il monumento alle 23:45.
Il resto dell’anno: dalle 9:00 alle 23:45. Le biglietterie chiudono alle 00:00 e il monumento alle 00:45.
Ultimo ingresso: 1 ora prima della chiusura. Le biglietterie chiudono alle 23:00 dal 7 maggio al 17 giugno e a mezzanotte nel resto dell’anno.
Tour Eiffel biglietti
Le varie tipologie di biglietto, quale acquistare:
Biglietto ascensore 2° piano |
Tariffa Adulto | Tariffa Ragazzo (12-24 anni) |
Tariffa Bambino (4-11 anni) |
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18,80€ | 9,40€ | 4,70€ | ||
<4 anni entrano gratis Con questo biglietto è possibile accedere sino al secondo piano utilizzando l’ascensore. |
Biglietto ascensore Sommità |
Tariffa Adulto | Tariffa Ragazzo (12-24 anni) |
Tariffa Bambino (4-11 anni) |
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29,40€ | 14,70€ | 7,40€ | ||
<4 anni entrano gratis Con questo biglietto è possibile accedere sino al secondo piano utilizzando l’ascensore. |
Biglietto scale 2° piano |
Tariffa Adulto | Tariffa Ragazzo (12-24 anni) |
Tariffa Bambino (4-11 anni) |
|
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11,80€ | 5,90€ | 3,00€ | ||
<4 anni entrano gratis Con questo biglietto è possibile accedere sino al secondo piano utilizzando l’ascensore. |
Biglietto scale 2° piano |
Tariffa Adulto | Tariffa Ragazzo (12-24 anni) |
Tariffa Bambino (4-11 anni) |
|
---|---|---|---|---|
22,40€ | 11,20€ | 5,70€ | ||
<4 anni entrano gratis Dà accesso alla sommità utilizzando le scale fino al secondo piano, poi un ascensore fino alla sommità. |
Come si scrive Torre Eiffel
Conclusioni
Scrivendo la frase “come si scrive Torre Eiffel” abbiamo voluto lanciare una provocazione. Risulta evidente che stiamo parlando di una delle attrazioni piu viste al mondo. Salirci è un obbligo, conoscere la sua origine è un dovere perché dietro al nome della Tour Eiffel c’è una vera storia dove tanti piccoli avvenimenti potevano far saltare il progetto della costruzione della torre più famosa del mondo.
La dama di ferro da tempo ha ceduto lo scettro di costruzione più alta del mondo, ma allo stesso tempo rimane quella che ha aperto la strada a proposte di questo tipo. Una vera rivoluzione.
Oggi, dopo ben 134 anni, la Torre è ancora lì nel cuore di Parigi, pronta a stupire tutti, Parigini e non, grazie agli straordinari giochi di luce e alla splendida vista che solo lei sa regalare.