Cosa fare a Nis in Serbia quando si hanno a disposizione 48 ore
Nis Serbia, a prima vista vi possono sembrare due parole poco adatte per un viaggio. In realtà da qualche mese a questa parte, dal momento in cui Air Serbia ha aperto la linea di viaggio in terra serba è diventata una terra di conquista a basso prezzo, con un operativo voli molto comodo e prezzi assolutamente concorrenziali.
Avete mai pensato ad un viaggio in Serbia ? Avete un’idea guardando la cartina geografica di dove si possa trovare Nis ? Avete mai googlato Nis cosa vedere, solo per la semplice curiosità di vedere cosa ci possa essere di interessante per un weekend?
Serbia Nis | Compilazione del modulo
Come avete capito in Serbia si può entrare anche con la sola carta d’identità: se da un lato la cosa sembra molto semplice, dall’altra quando compilate i vari form in rete, vi chiederanno il numero del passaporto, visto che la carta di identità non sembra ancora essere stata adottata al 100% come documento valido. Risolto il problema con una breve chiamata al call center che ci ha sistemato la pratica ci apprestiamo ad attendere la data di partenza del nostro viaggio in Serbia.
Nis Serbia aeroporto | Serbia cosa vedere
L’aeroporto di Nis è relativamente piccolo, non aspettatevi uno scalo di grandi dimensioni. In realtà nonostante ci siano partenze e arrivi internazionali è meta solo di poche compagnie. Sul tabellone degli arrivi, si contano solo 9 voli, a testimonianza dell’esiguo traffico aereo dell’aeroporto serbo.
Appena scesi, si arriva immediatamente al controllo passaporti. L’attesa è lunga, nonostante lo sdoganamento con l’Europa si sente ancora la pressione di un carrozzone che fa fatica a svecchiarsi. Il lento scorrere delle persone in fila. Un poliziotto con la sigaretta ci attende, inizia a scrivere tutti i numeri dei documenti di identità.
Non avendo il passaporto non può far scorrere sul lettore ottico il documento, il suo incedere delle dita sulla tastiera diventa lento, quasi annoiato. Siamo gli ultimi della fila, chiudiamo noi le persone agli arrivi. Un piccolo prelievo al bancomat, appena fuori e via con una corsa in Taxi verso l’albergo.
Cartina geografica Serbia
Nis Travel | La corsa verso l’albergo
Il prezzo della corsa vi stupirà visto che pagherete una cifra inferiore ai 4 euro ! L’alternativa alla corsa in taxi e quella del Bus 34A (che dista al massimo 10 minuti) dal costo irrisorio visto che il biglietto ammonta a circa mezzo Euro. Nella breve corsa in taxi, vediamo tanti negozi: ristoranti, farmacie, pub aperti nonostante la tarda ora.
Nel caso vi interessi sappiate che se vi volete muovere lungo il territorio serbo, dovrete sempre spostarvi in bus o con auto private: il treno non viene mai usato, e parlando con dei ragazzi locali abbiamo scoperto che gli investimenti su rotaia sono praticamente nulli.
Nis Serbia Turismo
Con circa 183.000 residenti, Nis è la terza città più grande della Serbia e una delle città più antiche di tutta Europa. Fondata nel 279 a.C., la città fu occupata dai romani e in seguito dagli ottomani. Durante la seconda guerra mondiale, Nis città fu governata dai tedeschi, causando un gran trambusto in città visto che vennero uccisi tanti dei suoi cittadini. L’eterogeneità di tutte questi domini ha reso Nis una città molto interessante, bella da visitare, perchè al suo interno è possibile trovare dei tratti con delle rovine romane nella fortezza, la minacciosa Torre del Teschio, o i resti di un campo di concentramento nazista.
Nis Serbia Vita notturna
Oggi Nis è una città vivace e moderna, atmosfera giovane, probabilmente anche dovuta alla fiorente popolazione universitaria che staziona in città per gran parte dell’anno. Locali sempre pieni di gente dove vengono consumati cocktail, eleganti quartieri dove ragazze fanno dello shopping. Molti saltano del tutto Nis, optando invece per visitare la capitale serba di Belgrado, in realtà una visita è assolutamente consigliabile.
Nis Serbia Cosa vedere
Grazie alla collaborazione con l’ufficio del turismo di Nis cerchiamo di segnalare le cose più importanti da vedere che raccogliamo in questo elenco puntato:
- Fortezza di Nis
Vecchi e forti bastioni e grotte della fortezza di Niš, che si trova sulla riva destra di Nišava dalla prima metà del XVIII secolo, sono considerati una delle fortezze meglio conservate dei Balcani centrali. La storia della fortificazione in questo luogo iniziò nel I secolo d.C. quando le legioni romane aprirono la strada a una nuova civiltà.
Costruita da romani e serbi, la fortezza fu rasa al suolo e ricostruita più volte fino a quando gli ottomani non gli diedero il suo aspetto finale nel 1730. Oltre alle mura e alle porte in pietra ben conservate, la fortezza espone numerosi resti della turbolenta storia di Nis. Oltre alla parte storica non si può non vedere anche il parco, dove l’oasi verde nel centro della città fa da riferimento per tutte le famiglie con bambini, oltre ad alcuni caffè dove poter prendere qualcosa per dissetarsi.
- Torre dei Teschi
La Skull Tower (Ćele Kula) è un monumento unico al mondo, visitato da oltre 30.000 persone ogni anno. Una torre fatta di teschi umani, costruita dopo la battaglia per la liberazione di Nis nel 1809. Questo orribile monumento fu costruito come monito per chiunque si ribellasse contro l’Impero Ottomano. Originariamente c’erano 952 teschi incorporati nella torre, oggi ne rimangono 59 e ancora illustrano tutto l’orrore della torre originale.
- Bubanj Memorial
La collina di Bubanj, a 3 km di distanza dalla città, fu luogo di esecuzioni di massa dei prigionieri del campo di concentramento di Nis durante la seconda guerra mondiale. Tra il 1942 ed il 1944 fu luogo di una vera e propria strage di massa con fucilazioni in serie.
Dopo la guerra, il sito dell’esecuzione è stato trasformato in un parco commemorativo, con un monumento a forma di tre pugni serrati, che simboleggia la resistenza di uomini, donne e bambini che morirono sul posto.
- Cegar Monument
Probabilmente il monumento con maggiore valenza storica. Nelle vicinanze di Nis, sulla collina di Cegar, sede della famosa battaglia della Prima Rivolta Serba, si trova il monumento che oggi è memoria dei coraggiosi soldati e del loro comandante Stevan Sindjelic. All’epoca, il capo, rendendosi conto che non aveva alcuna possibilità di vittoria diede l’ordine di preparare della polvere da sparo.
Radunò i suoi soldati e prima del tramonto, diede luogo ad un’eroica azione – lasciò che il maggior numero possibile di soldati ottomani si radunasse attorno a lui, diede fuoco alla polvere da sparo: l’intero forte esplose, un gran numero di soldati nemici, i suoi compagni soldati e lui vennero travolti dall’esplosione. Questo monumento ricorda proprio questo evento.
- Campo “Crveni Krst”
Crveni Krst significa letteralmente Croce Rossa, ma non è mai stato un campo della Croce Rossa. In realtà l’occupazione nazista è stata la protagonista: si spinse in queste zone portando distruzione e la creazione di questo campo transitorio dove furono deportate ben 35000 persone.
Purtroppo 10000 persone hanno perso la vita, La notte del 12 febbraio 1942, accadde qualcosa di straordinario al campo di concentramento della Croce Rossa. Più di 100 prigionieri fuggirono, segnando la prima fuga di detenuti mai riuscita da un campo di concentramento.
Duranta la fuga, rimasero a terra negli scontri undici soldati tedeschi che colti di sorpresa non seppero reagire nell’immediatezza. La ritorsione fu feroce, i nazisti risposero in modo brutale, trucidando oltre 1.100 prigionieri non solo per vendicarsi, ma anche per creare una paura radicata nei confronti della popolazione.
Di quel campo non è rimasto molto, anche se le istituzioni si sono adoperate per restaurarlo. Il governo serbo ha cercato in tutto e per tutto di riportarlo alle condizioni dell’epoca per fare in modo che la gente potesse capire quel che era successo a pochi passi della città di Nis.
Come potete ben vedere Nis, non è né Roma né Parigi, ma se la volete ‘scoprire’ e vi piace viaggiare la consigliamo.