Come visitare la famosa Prigione di Alcatraz
Alcatraz prigione: sono parole che ancora oggi a distanza di tempo incutono paura. Se state pianificando una visita a San Francisco, dovete mettere in conto di organizzare una visita ad uno dei penitenziari più famosi del mondo. L’isola di Alcatraz si trova a soli 2 km dalla Baia di San Francisco ed è famosa per il suo passato di prigione federale per i peggiori criminali d’America.
Alcatraz dove si trova
Dalla riva, l’isola di Alcatraz non sembrava troppo lontana. Strizzavo gli occhi in lontananza e la potevo quasi vedere anche se era avvolta da una piccola nube che la rendeva un pochino inquietante. Visitare la prigione di Alcatraz non era più un miraggio, era finalmente una cosa possibile ! Tra il 1934 e il 1963, Alcatraz fu la patria di criminali come: Al Capone, Bumpy Johnson, Robert Franklin Stroud (il “Birdman of Alcatraz”) e George “Machine Gun” Kelly. L’isola, oggi, oltre ad essere un parco nazionale, è una delle attrazioni più visitate di San Francisco.
Alcatraz prigione: come prenotare i biglietti
Se vuoi visitare Alcatraz è possibile prenotare i biglietti attraverso il sito Alcatraz Cruises. Accertatevi di emettere il biglietto dal sito ufficiale. Causa l’altissima richiesta, prenotate in anticipo se non volete rischiare di non trovare il posto. Se al momento del vostro arrivo alla biglietteria siete senza potete fare un tentativo ed accomodarvi nella “waiting list”, magari con un pizzico di fortuna se qualcuno rinuncia alla sua corsa potrete riuscite a salire a bordo della nave.
Noi non avevamo prenotato, ad attenderci una ragazza giovane che gentilmente ci spiega che erano “fully booked“, ci mettiamo nella famosa waiting list, siamo fortunati perchè dal nostro arrivo al mattino attendiamo due sole corse prima di trovare un imbarco. Emettiamo i biglietti per Alcatraz, possiamo salire a bordo.
La traversata relativamente breve, venti minuti circa, ci imbarchiamo dal molo 33, fa molto freddo nonostante la stagione estiva. I venti che soffiano sulla baia di San Francisco sono gelidi, fa veramente un grande ghiaccio. Sull’isola è possibile rimanere per tutto il tempo che si desideri. Ci sono traghetti che vanno avanti e indietro tra San Francisco e l’isola di Alcatraz a intervalli regolari durante il giorno e puoi salire su uno di questi traghetti, a condizione che ci sia spazio. Tuttavia, la maggior parte delle persone tende a passare dalle due alle tre ore ad esplorare il penitenziario di Alcatraz.
Alcatraz Carcere – Comincia la visita
Scendiamo sulla banchina, siamo sull’isola, nel carcere di Alcatraz, il vento alle nostre spalle continua a soffiare;la prima cosa che notiamo è una fiorente colonia di uccelli. Non ci sono più umani, tuttavia l’isola è stata presa d’assalto da cormorani e gabbiani di ogni specie.
Visita Alcatraz
Siamo dotati di una cuffia con la guida in italiano che spiega nel dettaglio la vita in carcere, cogliamo dei dettagli che ci sarebbero sicuramente sfuggiti. Cominciamo la nostra passeggiata con un un giro introduttivo dell’isola che dura circa trenta minuti. L’audioguida è narrata da ex guardie che rende davvero interessante la visita. Scopriamo mille curiosità e aneddoti, il tutto è costellato da resoconti di prima mano da parte delle guardie e offrono alcuni spunti davvero affascinanti sulla loro vita, sui prigionieri detenuti sull’isola.
Alcatraz prigione oggi: visita
Immaginare questa piccola isola come un carcere ci risulta veramente difficile e complicato. Sarà per quell’aria di mistero, ci è difficile capire come sia stato solo pensare di tentare di evadere, impossibile fuggire, anche se c’erano solo 1,5 miglia marine dalla libertà. Durante i suoi 29 anni di storia, ha ospitato 1576 detenuti.
Ai prigionieri erano volutamente somministrati alimenti ricchi di grassi, veniva offerto molto pane, ed il tutto era servito in grandi porzioni. Tutto questo cibo combinato con molto poco esercizio fisico portava la maggior parte dei detenuti ad essere sovrappeso e poco agile nei movimenti.
Le mancanze disciplinari venivano punite con la reclusione al buio e al freddo nelle celle di isolamento. Per questo motivo Alcatraz aveva la reputazione di essere uno dei penitenziari più sicuri al mondo.
La divisa era composta da una maglia blu pantaloni grigi blu e bianchi negli ultimi anni biancheria intima di cotone calze e un fazzoletto blu indossare cappelli era proibito nelle celle ed era consentito loro radersi solo 3 volte a settimana.
Sull’isola tutto è conservato come nel passato, sembra di fare un salto nel passato nemmeno troppo lontano. Chi veniva mandato ad Alcatraz era solitamente considerato molto pericoloso o aveva già tentato la fuga da altre prigioni.
Difatti nessun tribunale aveva potere di decidere di spedire il criminale sull’isola di fronte a San Francisco, bensì qua giungevano persone che in passato erano state poco inclini alla buona condotta.
Alcatraz San Francisco – La fuga
La storia ci ha lasciato numerosi casi di fuga, anche se il più eclatante è stato sicuramente quello dell’11 giugno 1962 quando i detenuti Frank Morris ed i fratelli John e Clarence Anglin, riuscirono ad organizzare una fuga studiata da tempo dalle loro celle, attraverso i canali di aerazione (la genialata fu quella di lasciare dei manichini da loro costruiti sulle brande per cercare di camuffare il più a lungo possibile la fuga) e ad arrivare, servendosi di una piccola imbarcazione improvvisata che aveva le sembianze di una zattera e degli impermeabili che si erano trasformati in semplici giubbetti per il salvataggio, fino alla costa, dove fecero perdere definitivamente le loro tracce. Alla fuga avrebbe dovuto anche partecipare un quarto carcerato, Allen West. Quest’ultimo ebbe la sfortuna di essere più grande del buco che aveva costruito, quindi non ebbe scelta che rimanere nel penitenziario.
Nessuno ebbe più notizie dei tre fuggitivi e la direzione del carcere, non avendone però mai ritrovato i corpi, per evitare le veementi polemiche che si sarebbero scatenate a breve, negò fermamente la possibilità che fossero riusciti a fuggire dall’isola (e, soprattutto, ad attraversare a nuoto le fredde acque della baia di Cisco).
Secondo la testimonianza dell’audioguida su Alcatraz, pare che i tre, nel corso di svariati mesi di continuo ed estenuante lavoro, utilizzando un semplice cucchiaio da cucina, riuscirono a realizzare un tunnel sufficientemente largo e profondo da consentire di raggiungere il condotto dell’aria. A questo episodio è ispirato il film Fuga da Alcatraz, con protagonista Clint Eastwood.
Fonti ufficiali narrano che sono stati 36 uomini, quelli che hanno provato ad evadere dal carcere, solo in 5 non sono stati ritrovati e sono attualmente ancora latitanti; nessuno sa con certezza se sono sopravvissuti oppure se stanno vivendo una vita tranquilla in qualche posto in giro per il mondo. Il mistero sarà sempre avvolto nelle nebbie dell’isola ! Aperto nel 1934, chiuso definitivamente nel 1963 a causa degli alti costi di manutenzione ha segnato una delle pagine di storia degli Stati Uniti d’America.
Lentamente torniamo verso la banchina, il sole sta tramontando. Arriva il ferry che ci riporta verso la terraferma. Dopo la visita ci rimane del tempo per fermarsi allo shop, compriamo un piccolo libro, dove sono conservate i ricordi e le memorie di alcune guardie carcerarie. Scorrendo alcune pagine ci colpiscono alcune parole, sono un vero e proprio tuffo al cuore.
Salutiamo pensierosi il carcere di Alcatraz, oggi museo che conta oltre 1.500.000 di visitatori all’anno ma in passato isola e terra di fughe e vite complicate.