Barocco leccese – A spasso per il capoluogo

La pietra leccese, il barocco in città

Barocco leccese. Alla domanda Lecce cosa vedere, la risposta è molto. La città dove la primavera è sempre presente. Le strade strette, con la pietra leccese sotto i piedi sembrano guidare l’anima insicura verso improvvise apparizioni. Chiese e palazzi con pietre chiare e sfuggenti, non esistono parole per lodare il fascino tra il sacro ed il fascino che si racchiude in una sola parola chiamata barocco.

Lecce è un piccolo grande gioiello nel cuore del Salento, in Puglia. Inconfondibili i suoi colori che la rendono unica, tali da affascinare anche i più lontani, un gruppo di artisti e di aristocratici del nord che grazie ad una serie di viaggi nel bel paese ne assaporano lentamente le sue bellezze.

lecce barocca
Foto by Edoardo Sacconi

Lecce affonda le sue radici nella sua antichità, tracce del suo passato sono ancora visibili oggi a chi la visita per la prima volta. Per tutti però, parlare della città salentina significa ricondurre il tutto allo stile Barocco che influenzato fortemente la realtà locale. Passeggiando per le vie, è impossibile non notare come questo stile sia presente, come un simbolo inequivocabile. La magnificenza del Duomo, la classe di una basilica come Santa Croce o l’eleganza stilistica del palazzo della prefettura sono solo alcuni degli esempi di quello che rappresenta oggi il Barocco a Lecce.

Secondo uno scrittore francese solo il barocco leccese sa dare una fantasia leggera nella folle eleganza e nel garbo raro. L’incontro tra questo stile e la città arriva tardi, per la precisione, verso la fine del 1500, quando si iniziò a respirare un inizio di equilibrio socio politico, una stabilità che mancava da tempo che permetterà di trasformare la città salentina in un vero e proprio gioiello, nella meraviglia che ancora oggi abbiamo il piacere di ammirare. In questo periodo abbiamo una vera e propria esplosione delle caratteristiche del barocco.

Lecce Barocco | Cenni storici

07 ottobre 1571, al largo di Lepanto, una città sul mare nella Grecia occidentale, una battaglia navale che segna le sorti di molti popoli, tra queste anche quella leccese. Causa del conflitto è l’invasione di Cipro da parte del’impero ottomano avvenuta l’anno precedente. A quel tempo l’isola, di proprietà del regno delle Venezie che reagisce all’invasione con il supporto dell’impero Spagnolo, della Repubblica di Genova e del Regno Pontificio.

La battaglia cambia la storia

La battaglia sarà cruenta, con tantissime perdite da entrambe le fazioni, ed alla fine segnerà la sconfitta dell’esercito ottomano che segnerà un duro colpo. In questo contesto Lecce, che si trova esattamente da lato opposto dell’Adriatico, vive un periodo di grande incertezza, con un concreto timore di una possibile invasione turca. Proprio la sconfitta di Lepanto permette alla città salentina di tirare un sospiro di sollievo. Carlo V, all’epoca, dominatore delle terre della Puglia, provvede ad un miglioramento dei sistemi di difesa della città, ma soprattutto modifiche che andranno ad impattare l’aspetto urbano. In questo contesto storico, politico e culturale che diamo il via ad un forte mutamento, un grande cambiamento che sarà determinante negli anni a seguire.

La classe e l’eleganza dello stile barocco saranno il volano del periodo successivo.

Le facciate delle chiese diventeranno ricche di ornamenti, l’architettura presenterà una forte influenza, che ancora oggi se ci facciamo un’attenta riflessione troviamo da poche parti in Italia. La conferma è anche data proprio dal periodo visto che il periodo barocco si espande a macchia d’olio dalla fine del 1500 e contamina in breve tempo fortemente la cultura dell’epoca.

Per barocco si intende proprio qualcosa di sfarzoso, di elegante, a tratti quasi esagerato. In breve tempo diventa modello di ogni carattere, sia che fosse di ordine religioso che civile.

Lecce anche grazie al suo vescovo comincia un forte lavoro di restyling con un imprinting: la pietra leccese. Quest’ultima, uscendo dalla cava è molle, facilmente modellabile, come se fosse della cera. Con il tempo si indurisce, al contatto con l’aria, sembra quasi assumere le caratteristiche del travertino. Grazie alla sua abbondanza nelle zone limitrofe, viene usata usata pesantemente, tenera, dal colore chiaro e dorato. Proprio per la sua facile malleabilità, è facilmente lavorabile con lo scalpellino rendendo la città come un unicum nel suo genere.

Lecce cosa vedere

Duomo di Lecce

Cattedrale splendida dall’architettura moderna con torri campanarie. Doppie colonne, sono visibili sia l’ordine dorico nella parte sottostante che quello ionico in quella superiore. Molti edifici vengono riadattati al nuovo stile: il Duomo è il facile esempio. Oggi la cattedrale si trascina tutta la sua storia, si presenta con un forte stile barocco in tutta la sua interezza anche se ha subito forti e numerosi interventi di ammodernamento a partire del 1200.

Complice anche una forte richiesta, a causa del numero crescente di fedeli che ne chiedeva delle migliorie, nel 1600 la chiesa subisce un intervento pesante che comprendono anche il campanile. Lo stile barocco prende forma, entra pesantemente tra le maglie della cattedrale. Per contribuire alle spese fu addirittura chiesto un contributo oltre al clero anche i privati cittadini che furono ben felici di versare un piccolo obolo per il bene della comunità.

duomo di lecce
duomo di lecce

Quando venite a visitarla, la prima cosa che vi colpirà è proprio la facciata, non ne abbiamo solo una bensì due ! Una grande l’episcopio, l’altra il centro della Piazza, anche se probabilmente Sant’Oronzo che domina dall’alto sarà il vostro punto di riferimento.

Sant'Oronzo
Santo Patrono di Lecce, si narra che fu il primo Vescovo di Lecce incaricato direttamente da San Paolo. Inizialmente di religione pagana, si converte al cristianesimo. che lo porterà prima a Roma e poi in Grecia. Nonostante tutto, venne decapitato anni dopo essere stato a lungo perseguitato.

I lavori di ammodernamento fatti eseguire dal vescovo, non riguardarono solo l’esterno della chiesa, ma anche alla maggiore parte degli ambienti posti al suo interno. L’aspetto particolare è dato dal soffitto in legno della navata centrale in cui sono incastonate tre tele raffiguranti Sant’Oronzo in particolari momenti della sua vita:

  • fase di Apostolo con la predicazione
  • l’episcopato con la predicazione della peste
  • il suo tragico martirio

Sempre sul soffitto, ma non sulla navata centrale, abbiamo anche un altro dipinto che raffigura l’ultima cena, tema particolarmente diffuso tra i pittori di quel periodo. Il duomo si contraddistingue anche per la presenza di 12 altari, il principale altare maggiore è dedicato a Santa Maria Assunta. Gli altri altari con altrettante cappelle sono dedicati alle figure dei santi tra cui San Giovanni Battista e San Filippo Neri.

lecce barocco
Lecce stile Barocco

Palazzo del Seminario

Fortemente voluto da Michele e Federico Pignatelli, vescovi a cavallo del 1600 e del 1700, edificio a questo nome perchè nasce con l’idea di fare formazione ai nuovi sacerdoti. La sua facciata, caratterizzata da ordini sovrapposti, presenta eleganti finestre dallo stile rinascimentale ma con influenza barocca. Il valore aggiunto lo possiamo trovare nel cortile dove è presente il famoso pozzo dove viene esaltato lo stile barocco. La struttura della cisterna è una vera e propria chicca, rialzata da tre scalini, gradoni circolari, che culmina in alto con degli amorini che fanno da cornice ad una statua dalle forme femminili.

Il Barocco leccese

Basilica di Santa Croce

Tra le chiese più rilevanti ed ammirate della città di Lecce. Se si pensa alla realtà salentina non si può non pensare a questo luogo di culto. Adiacente al palazzo dei Celestini, ha una storia particolarmente travagliata. I lavori per la sua costruzione cominciano nel 1353, ma furono interrotti dopo poco a causa della morte del suo finanziatore. Nella metà del ‘500 ripartono i lavori grazie all’interesse di alcuni architetti che presero a cuore il progetto per la sua costruzione. Tre architetti spagnoli del barocco furono i fautori di questo importante cambiamento. Più di un secolo dopo, per la precisione nel 1699, abbiamo il completamente dei lavori, abbiamo un trionfo dell’arte barocca. Il rosone barocco è l’elemento di maggiore pregio. La facciata è un insieme di trionfali decorazioni che mescolano il sacro ed il profano: fiamme, leoni accostate ad immagini pagane quanto cristiane.

barocco leccese

Come a Roma, le facciate delle chiese sono adornate da finestre decorate, colonne di ordine corinzio, vasi da fiore, le porte di ingresso della città sono ampie, anche le case più piccole sono edificate con gusto. A memoria non ho ricordanza di aver visto da nessuna altra una cura dei dettagli così marcata come quella che vista da queste parti. Queste sono una delle tante frasi, uno dei tanti pensieri, che ci hanno lasciato i famosi visitatori del nord quando vennero in visita. Un ricordo al quale è stato messo dei sigilli, un punto fermo sul barocco a Lecce, sul barocco salentino.

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