Cosa vedere a Siena quando si hanno a disposizione solo 24 ore
Per un fiorentino organizzare una gita a Siena, significa fare proprio una gita fuori porta, ma proprio per esaltarne la sua bellezza, rivedere con piacere le sue vie cariche di storie, ci ritorni con piacere anche se ci sei stato tante volte. Tornarci con un bambino ti dà mille motivi e mille spunti per tornare a visitarla. Cosa vedere a Siena diventa una frase perfetta se si hanno a disposizione 24 ore specie se il tutto viene accompagnato da una bella giornata di sole. Visitare Siena in un giorno parte di buon’ora. Ci mettiamo in moto di buon mattino. In meno di 60 minuti, siamo già arrivati, lasciamo la macchina in uno dei tanti parcheggi a pagamento. Ci incamminiamo lungo le strette vie che ci portano verso la città perché il centro storico è inibito al traffico delle auto.
Viaggiare intima il pieno funzionamento dei sensi: emozione, entusiasmo, stupore, domande, sorpresa, gioia e sbalordimento. Ogni cosa si mescola nel bello e nel sublime. Ci sono luoghi unici che raccontano mille storie, luoghi in cui si intrecciano vite, percorsi, culture e destini. Ci sono posti in cui lo scorrere del tempo lascia immutata la bellezza di certe meraviglie, e ci sono luoghi come in un racconto senza fine continuano a narrare quelle vite quelle storie quelle emozioni come Piazza del Campo nel cuore di Siena che più di altre riassume tutte queste sensazioni.
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Fortezza Medicea
Come vi dicevo il nostro punto di partenza. Costruita nella seconda metà del Cinquecento su ordine del duca di Firenze Cosimo I de’ Medici, la Fortezza Medicea svetta con i suoi bastioni in prossimità del quartiere di San Prospero. Le mura della fortezza sono un dei suoi punti di forza, proprio da qua dal suo camminamento si gode di una vista bellissima di Siena. Segnatelo nel vostro block notes magari con un asterisco perché l’accesso è completamente gratuito!
Piazza del Campo Siena cenni storici
Bisogna tornare indietro di molto tempo, per la precisione parliamo del 1169, questo è l’anno in cui vengono ritrovati i primi cenni storici di questa piazza. La comunità di Siena acquista questo terreno fragile e fangoso su cui convergevano le piccole vie dell’antica città. Lentamente, alla fine del 1100 comincia ad assumere la forma simile a quella attuale presumibilmente grazie a un muro divisorio, che probabilmente darà il la a quel adesso vista dall’alto sembra una conchiglia.
Per qualche decennio è stata la sede di mercati e di fiere, solo dopo il 1270 viene trasformata in una sede indipendente sia dai poteri forti della chiesa che dai ricchi aristocratici che avevano messo le mani sulla città. È una vera rivoluzione, quella di Piazza del Campo, la piazza del palio di Siena, nasce questo progetto civico, con la creazione del Palazzo Comunale.
Per creare uniformità con il palazzo che via via prendeva forma il governo senese emana una serie di norme volte alla modifica e alla ristrutturazione di tutte le abitazioni private poste nelle vicinanze dell’edificio. Un provvedimento, tanto singolare, quanto severo, ma che aveva un obiettivo preciso: nessun doveva competere in grandezza eleganza e originalità con il Palazzo Comunale. I lavori vengono ultimati nel 1308, nelle forme visibili ancora oggi, l’evento coincide con un’epidemia di peste che fa seguito a una precedente di quaranta anni prima che decima la città. Il palazzo nel corso dei secoli non ha subito modifiche, a oggi ne godiamo la sua bellezza come quella di una persona che ha vissuto nel 1300. Il Palazzo Comunale, detto anche Palazzo Pubblico ha un ruolo definito, inizialmente sede del governo dei nove.
Piazza del Campo
Il percorso per arrivare nel centro della città non è molto lungo, abbiamo comunque modo di superare numerose botteghe, negozi di prodotti tipici e ristoranti. Ci fermiamo per comprare qualche prodotto tipico. Quando arrivi nella piazza rimani colpito dalla sua bellezza, ti trovi di fronte al fulcro di questa piccola cittadina, dal suo colore predominante, il color mattone.
I tuoi occhi saranno attratti dal bellissimo palazzo comunale, dalla fontana Gaia, dalla Torre del Mangia. Ci mettiamo seduti, guardiamo in silenzio. I bimbi corrono, in giro, c’è spazio per tutti in questa enorme piazza di Siena.
Fontana Gaia
Una delle tante attrazioni di Siena è proprio questa fontana che trova luce nel 1346, posta al centro della piazza. Realizzata in marmo, venne chiamata con questo nome perché lo sgorgare dell’acqua generava un rumore piacevole agli orecchi dei senesi: Gaia, cioè felice! La fontana in realtà non è originale visto che è stata segnata e rovinata dal tempo. Tra tutte le bellezze della piazza, non ti salta subito agli occhi anche se invece, guardandola nel dettaglio colpisce per la sua bellezza e raffinatezza.
Torre del Mangia
Due anni dopo l’installazione della fontana Gaia viene ultimata la Torre del Mangia, chiamata così perché l’incarico di campanaro venne affidato a Giovanni di Balduccio, a cui ben presto gli venne affibbiato il soprannome di mangia guadagni, corretto poi in mangia, a causa delle sue cattive inclinazioni finanziarie. Per Piazza del Campo è una vera propria chicca visto che la domina dai suoi 87 metri; sulla sua estremità viene posta solo tre secoli dopo una campana che i senesi hanno rinominato con il termine di campanone.
Torre del Mangia: orari di apertura e biglietti
La Torre del Mangia è aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.30 e dalle 14.15 alle 19.00.
L’ingresso è all’interno del cortile di Palazzo Pubblico e il costo del biglietto è di 10€ (se avete intenzione di visitare anche il Museo Civico c’è la possibilità di acquistare un biglietto combinato al costo di 15€).
Per chi non è debole di cuore, la proposta che offre la torre è quella di salire i circa 400 scalini in un ambiente abbastanza stretto, sappiate che una volta arrivati in vetta, la vista vi ricompenserà dalla fatica.
Cappella di Piazza
Bellissima loggia che ha la caratteristica di essere l’unico edificio sporgente della piazza. Costruita ai piedi della Torre del Mangia, nel 1352, i senesi posarono le pietre per la costruzione per ringraziare la Vergine Maria dello scampato pericolo della peste che li aveva colti, una terribile peste nera che aveva falciato la città quattro anni prima per la precisione nel 1348. Una cappella dalle forme gotiche al suo esterno, mentre all’interno si notano forme rinascimentali realizzate un secolo dopo.
Ci rimettiamo in cammino
Staremmo per lungo tempo seduti a guardare questa piazza, approfittiamo di un buon gelato per allungare il tempo a nostra disposizione, ci sarebbe anche da vedere il museo civico, ma la giornata a nostra disposizione è solo quella di un mordi e fuggi. Ci rimettiamo in cammino per le strette vie cittadine e arriviamo di fronte al Palazzo Piccolomini detto anche palazzo delle papesse.
Palazzo Piccolomini
Dallo stile simile a Palazzo Rucellai a Firenze che allo stesso Palazzo Piccolomini di Pienza. Il massiccio Palazzo Piccolomini è famoso perché fu la sede degli arresti domiciliari per 6 mesi di Galileo Galilei. Il santo uffizio dell’inquisizione condannò lo scienziato per la sua teoria che la terra girasse intorno al sole, per lui fu deciso di rimanere rinchiuso in questo palazzo per lungo tempo. Tale scelta non si rivelò poi così tremenda per il giovane Galileo visto che venne trattato con i guanti dall’Arcivescovo Ascanio Piccolomini che lo mise a suo agio. In una notte di agosto con il suo telescopio mostrò ai suoi ospiti il volto della luna, con una spiegazione davvero speciale di astronomia. Il mondo è davvero strano, ironica, condannato dalla chiesa, salvato da un Vescovo!
Duomo di Siena
Siamo di fronte a uno dei gioielli di Siena, dedicata a Santa Maria Assunta. Capolavoro dallo stile gotico. Non c’è un centimetro di parete, soffitto, pavimento che non sia affrescato, dipinto, decorato. Una volta arrivati, veniamo avvolti da una magia che ci incanta: la facciata con quel marmo bianco ci rapisce. È tutto bellissimo anche se probabilmente il punto massimo sono i capolavori del Pinturicchio e di Raffaello all’interno della biblioteca Piccolomini. Valutate l’ingresso a più monumenti, il risparmio è sensibile.
Dopo averne apprezzato l’esterno, ci si può muovere verso l’interno, dove hanno lavorato i più grandi artisti dell’epoca, da Donatello a Michelangelo sino a giungere a Gian Lorenzo Bernini.
Nel momento in cui decidete di visitare il Duomo, non dimenticate di dare una bella occhiata al famoso pavimento. Questa affermazione non è casuale perché il buon Vasari lo definì come «il più bello, grande e magnifico pavimento che mai fusse stato fatto».
Per questi motivi e preservarne la sua struttura viene scoperchiato per periodi limitati nell’anno.
Nello specifico per quanto riguarda il 2023, dovremo fare affidamento ai periodi che vanno dal 27 giugno al 31 luglio e dal 18 agosto al 18 ottobre 2023.
Insomma, un motivo in più per visitare Siena!
Battistero di Siena
Se scegliete il biglietto cumulativo avete il diritto all’ingresso del Battistero di San Giovanni che si trova nell’omonima piazza della città toscana di Siena, con accesso dal retro del Duomo scendendo una ripida scalinata. La sua facciata ha caratteristiche simili a quelle del Duomo con il suo marmo bianco e rosa, ma il pezzo forte sono le 3 piccole navate stupendamente affrescate che ricordano la Basilica Inferiore di San Francesco ad Assisi. Non si può non apprezzare la fonte battesimale, splendida opera della scultura rinascimentale del quattrocento.
Cosa vedere a Siena in un giorno
Arriva il momento dei saluti…
Prima di salutare la città senese ripassiamo da Piazza del Campo. La storia di Siena passa proprio da qui, per Piazza del Campo, una piazza che ha visto scorrere sotto il pavimento dei suoi mattoni rossi la vita e i destini di migliaia di cittadini. Su questa piazza passavano gli incaricati ad amministrare la città, ma anche personaggi passati alla storia per le loro vicende religiose come Santa Caterina. Oggi ci passeggiamo anche noi, nel nostro piccolo conserviamo un bel ricordo. Piazza del Campo, forse si racconta proprio così, testimone di lunghi secoli di storia e poteri alternati, un luogo unico che è in grado di narrare ancora mille altre storie, un posto unico dove lo scorrere del tempo non ha età.
Risaliamo sulla nostra autovettura, lentamente riprendiamo la via di casa ma dentro di noi coviamo una certezza. Alla domanda Siena cosa vedere in un giorno? Abbiamo la risposta… Moltissimo!