Notte in una yurta, la tenda mongola
Yurta Mongola: In quanti siete andati a cercare su Internet il significato di questa parola? Trascorrere qualche giorno in vacanza all’interno di una yurta è una esperienza assolutamente nuova, non è fare solo del semplice campeggio in una tenda mongola, ma molto di più. Noi abbiamo avuto modo di provare questa esperienza all’interno di un viaggio in Mongolia.
Un gruppo di tende mongole, rotonde, conosciuta anche con il termine di gher, sulla steppa verde brillante, spuntate come funghi dopo la pioggia alla vista della nostra Jeep che ha percorso una via irriconoscibile agli occhi di chiunque. A cinque ore di auto da Ulan Bator, il viaggio a Mongke Tengri include una sosta alle rovine del Karakorum. Superate le rovine, e nella valle, ci troviamo in un ampio falsopiano dove le montagne più alte sono orlate di salici, larici e pini. Spersi in mezzo alla steppa, in un campo avventura non convenzionale, privi dei principali beni di conforto viviamo proprio per la sua unicità, una esperienza che ogni viaggiatore brama: un’esperienza assolutamente irripetibile in nessuna altra parte del pianeta.
Yurta Mongolia | Fare camping non convenzionale
L’accampamento è composto da 40 gher, non ci sono mattoni, non ci sono elementi in muratura, bensì sarete all’interno di strutture dai muri di feltro dall’aspetto immacolato, il loro traliccio interno tenuto insieme da piccoli nodi di pelle di cammello. Ci sono mobili fatti a mano in legno dipinti con cura e attenzione, con pavimenti in pino ricoperti da graziosi tappeti di lana di pecora infeltrita, bagni con lavelli disposti sopra lavabi in legno colorati, e armadi eleganti, molto di più di quanto si possa pensare. Se parliamo della terra mongola, intesa come luogo dove vivere all’aria aperta non si può non pensare alla yurta, quella tipica residenza nomade, che ha sempre accompagnato per lungo tempo le popolazioni asiatiche. È decisamente difficile recarsi in Mongolia e non avvistarne, considerando come circa la metà della popolazione vive ancora nelle yurta.
A distanza di tanti anni era rimasta veramente forte la curiosità di quelle vere e proprie abitazioni, descrivibili come tende rotonde, perfette per una popolazione nomade che intende cambiare spesso luogo. Cercando su internet siamo colpiti da una struttura non lontana da casa con una moda che oramai va per la maggiore il “Glamping” che assomiglia in tutto e per tutto alla Yurta Mongola.
Yurta Mongola | Glamping Maremma
Già dalla strada sterrata che percorriamo prima di arrivare alla casa padronale si staglia di fronte ai nostri occhi un panorama davvero favoloso. La vista che si gode dall’alto all’ombra del ciliegio è davvero unica, invidiabile. Veniamo accolti da Eleonora, giovane ragazza, mamma di tre bambini, dinamica, con tanta voglia di fare che ci illustra le caratteristiche di quei 85 ettari di terra che si aprono davanti a noi. Non siamo soli, visto che a farci compagnia ci sono cavalli, mucche, maiali, pecore, un cane e due gatti… Una bellissima enorme famiglia !
Agriturismo yurta Toscana
Ci mettiamo a nostro agio nella nostra yurta, una yurta nel bosco. Si tratta di una tenda cilindrica, caratterizzata da una struttura a traliccio in legno, ricoperta da feltro di lana impermeabili, una bellissima yurta con bagno, dotata di tutti i comfort. Al centro del tetto vi è inoltre un buco, così da garantire la ventilazione. Se ponete attenzione, vi accorgerete, che in corrispondenza vi è una stufa adatta durante il periodo invernale, nei mesi freddi dell’anno. Le temperature infatti possono essere particolarmente fredde durante la notte, arrivando a toccare temperature molto basse anche in estate.
Nonostante che nell’immaginario collettivo si pensi che sia di modeste dimensioni in realtà la spazio a disposizione è molto, come un’ampia camera di un hotel. Non mancano spazi dove appendere gli abiti, un tavolo con delle sedie, un piccolo frigo. Insomma un vero e proprio gioiello !
Tenda Yurta | Pronta la cena
Arriva l’ora di cena, ci accomodiamo al tavolo, Eleonora aveva preparato tanti vassoi con tanti prodotti a Km 0. Sicuramente qualcosa ci passerà di mente, come non fare riferimento al buonissimo pecorino oppure a tutti quei salumi che ci hanno saziato in abbondanza. Un ottimo dolce ha chiuso al meglio la serata. Dopo cena facciamo rientro verso la yurta, pensare che i nomadi l’hanno utilizzata per oltre 3000 anni, costantemente alla ricerca di pascoli fertili, e oggi la viviamo come una location dove campeggiare. Incredibile il fatto di sedersi sulle sdraio, alzando lo sguardo verso il cielo, sei rapito da quel cielo stellato che, lontano da quell’inquinamento luminoso che oramai rovina la nostra vita in città. Sei affascinato nel dormire in queste tende yurta, di antica tradizione mongola, dove al tendere della tua mano entri in contatto con il passato. Il sonno ci prende velocemente…
Vivere nelle yurta mongole
La notte corre veloce, proprio bello assaporare questo dolce vivere in una yurta. Al mattino Eleonora ci fa trovare una buonissima colazione con le sue marmellate, torte fatte in casa, latte e caffè…
Cosa volere di più? La sensazione più bella è quella che si prova nel respirare questa aria, come se ci si sentisse a casa. La nostra esperienza nella yurta mongola finisce qua, anche se sappiamo che non sarà un addio ma solo un arrivederci… in fondo viaggiare vuol dire scoprire e condividere.