Giordania con bambini | Aqaba Giordania sul Mar Rosso
Aqaba è trascurata dalla maggior parte dei visitatori in Giordania, ma per noi era il connubio perfetto dopo una lunga permanenza sul suolo israeliano. Era quel sapore di diverso che ci aveva fermamente convinto, quella ragione convincente per visitare l’unica città balneare del paese giordano. Scesi sino in fondo, in quel lembo di terra che da sbocco sul Mar Rosso, decidiamo di uscire per qualche giorno da Israele e di tuffarci in una nuova avventura Giordania con bambini. In realtà anche Eliat sarebbe stata sufficiente per respirare l’aria di mare, oppure avremmo potuto puntare su Taba in Egitto ma gli episodi di terrorismo di qualche anno fa ci hanno fatto propendere verso Aqaba.
Aqaba Hotel
Una rapida corsa in Taxi ed eccoci arrivati al resort. La maggior parte dei vacanzieri sono giordani che affollano i resort di lusso durante le vacanze nazionali, ma noi eravamo venuti con in testa un solo motivo, per una cosa sola: il Mar Rosso. Con le sue acque calme e cristalline e la vita marina brillante e abbagliante, è stata all’altezza della sua leggendaria reputazione come sito di snorkeling di livello mondiale.
Inizialmente, tuttavia, non eravamo così sicuri, anche perché al momento dell’abbandono del suolo israeliano dovete mettere in conto anche il fatto di dover sostenere il pagamento di una cifra di circa 25-30 Euro a persona… non dimenticate questo dettaglio ( i bambini non pagano). La voglia di sole e di mare ci ha spinto comunque ed alla fine abbiamo deciso di soggiornare in un Aqaba resort di fronte alla spiaggia pubblica.
È un litorale semplice, senza sfarzi, niente di particolare: niente sabbia finissima, niente viste incredibile, niente sedie a sdraio, nessun servizio di alcun tipo. Ma l’abbiamo sfruttato al massimo tuffandoci nelle acque e sguazzando con altri ragazzi inglesi conosciuti sul posto con una bimba Alexa che ci hanno permesso di vivere e di condividere con il sorriso sulle labbra questo splendido soggiorno. Proprio questa amicizia con questi ragazzi nel resort è stata fondamentale, proprio grazie a loro anche Sofia ha condiviso le sue esperienze con il mondo della lingua “inglese”. Il tutto ha reso il nostro soggiorno ad Aqaba veramente piacevole.
Aqaba Snorkeling:
Il bello di questo litorale è proprio la giornata dedicata allo snorkeling, anche Sofia nella sua semplicità riesce a vedere molti pesci da vicino. La cosa che ci ha fatto maggiormente sorridere quando abbiamo chiesto alla guida “dove possiamo lasciare i vestiti e le scarpe ?”. Il suo atteggiamento ci ha colpito quando ha preso tutto messo in una sacca ed indossata… Siamo entrati in acqua portando dietro il tutto !! Non era proprio quello che avevamo preventivato ma alla fine è andata così ! In fin dei conti dovevamo mettere al sicuro le nostre infradito !
Aqaba Barriera Corallina:
Il fondo roccioso suggerisce l’utilizzo di scarpe perché si può rischiare di trovare delle rocce acuminate, con il rischio di farsi del male agli arti inferiori. Non c’è bisogno di allontanarsi molto dalla spiaggia per entrare in un altro mondo: coralli intatti di ogni tonalità, banchi di pesci tropicali in tutta la loro brillantezza che sfrecciano in ogni direzione, in un mare dal colore acceso con una lucentezza simile al vetro.
Eravamo entrati nel Mar Rosso o in un acquario gigante? Non c’è bisogno di adescare i pesci dando loro da mangiare, nuoteranno proprio accanto a voi, a breve distanza, godrete di uno spettacolo unico nel suo genere ! Mettiamo da parte gli aspetti positivi della nostra escursione ad Aqaba, difatti escludendo le giornate di relax e la giornata dedicata allo snorkeling non c’è molto altro da fare e da vedere.
Prendete un taxi per una breve corsa per il centro città, vagando per le strade ed i negozi del centro, unirsi alla gente del posto in uno dei tanti caffè vicino alla spiaggia godendo in pieno l’atmosfera della vita giordana. Rientrerete la sera, con la consapevolezza che qua siamo solo per fare vacanza, siamo lontani anni luce dal sacro delle religioni di Gerusalemme che avevamo lasciato solo qualche giorno prima.
Da qui avremmo potuto proseguire per le principali attrazioni turistiche della Giordania (Petra e Wadi Rum), ma abbiamo preferito rientrare sul suolo israeliano rimandando la visita al deserto ed ad una delle meraviglie del mondo al tempo che Sofia sarà un pochino più grande; onestamente avevamo un pochetto paura a camminare lungo quel budello che si apre di fronte a Petra sotto a quel sole torrido che sicuramente ci avrebbe accompagnato.
In aggiunta proprio la sabbia ci avrebbe reso impossibile l’uso del passeggino, quindi avevamo più di un elemento per declinare l’idea che solo per un momento ci era balenata per la testa. La nostra Aqaba, e la nostra Giordania l’abbiamo ridotta solo ad una breve avventura marittima, proprio per riprendere fiato , per trovare sollievo dalla canicola estiva che si abbatte sulla zona medio-orientale, torneremo qua in un’altra occasione.